Fns Cisl Lazio: “Varie aggressioni avvenute nelle carceri laziali”

Riceviamo e pubblichiamo: “Apprendiamo di varie aggressioni avvenute all’interno delle carceri del Lazio e specificatamente venerdì al NC CC Civitavecchia ed ieri al NC CC Viterbo ” Nicandro Izzo”.

Venerdi presso la NC casa circondariale Civitavecchia l’ ennesima aggressione ai danni di un assistente della polizia penitenziaria dove un detenuto, nord africano ma di nazionalità italiana , per futili motiovi sputava e aggrediva l’assistente con pugni al volto , al quale, venivano riscontrati lesioni con 7 giorni di prognosi. Il detenuto in questione non è nuovo a tali reati contro le forze di polizia poichè già si era reso protagonista in altri carceri di aggressione contro la polizia penitenziaria in un carcere della Sardegna. Da segnalre che sempre nello stesso carcere, ieri mattina , nell’ ambito dei controlli la polizia penitenziaria , in una cella veniva trovato e sequestrato un cellullare ad un detenuto italiano.

Nella struttura di Viterbo ” Nicandro Izzo” , invece, sempre ieri un detenuto italiano, anche questo già autore di altre aggressioni, ha aggredito due unità di Polizia Penitenziaria , per futili motivi- il detenuto ha aggredito con un calcio al petto un sovrintendente al quale sono stati riscontrati n. 05 giorni di prognosi mentre ad un agente n. 6 giorni di prognosi.

Aggressioni aumentate in questi mesi nei confronti del personale di polizia penitenziaria ed solo per citarne alcune :

In data 29 Febbraio avevamo segnalato un’altra aggressione avvenuta nel carcere di Civitavecchia, 10 giorni di prognosi un soggetto nord africano con diversi precedenti, ha aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria preposto alla vigilanza presso la casa reclusione Istituti Penitenziari di Civitavecchia Nc – Aurelia.
In data 28 Febbraio aggressione ad agenti della Polizia Penitenziaria nella Casa circondariale di Viterbo -ad opera di un detenuto senza alcun motivo plausibile, ha aggredito due unità di Polizia Penitenziaria . Purtroppo per le due unità la prognosi è stata rispettivamente di 07 giorni
In data 12 Febbraio un detenuto ha causato esplosioni lanciando bombolette incendiarie e barricandosi in cella presso la casa reclusione Istituti Penitenziari di Civitavecchia Nc – Aurelia.

Ulteriore criticità registarta è quella dei decessi in carcere: un detenuto deceduto nella notte tra il 19 e il 20 Febbraio nella CR Rebibbia, mentre nel lazio si è registrato il 17 °detenuto deceduto in carcere, 11 Febbraio 2024, c/o la casa circondariale di Latina .

Attualmente il sovraffollamento che risulta essere di 1.450 detenuti considerato che n.6.731 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 31 Marzo 20241, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.281 . Preoccupa il sovraffollamento solo per fare alcuni esempi negli istituti di: Viterbo (+222) ; CC Regina Coeli (+514); NC Rebibbia ( + 359) ; Velletri ( + 210) . Da segnalare Regina Coeli risulta al 15 ° posto come sopvraffolalmento detenuti del + 182 %.

Non meno criticita è la situazione delle carceri per minori.
Nell’Istituo Penale per i Minorenni di Casal del Marmo- Roma gli ingressi sono passati da 143 a 177 dove attualmente si registra una presenza di 50 giovani reclusi (erano 46 a fine dicembre), mentre agli ingressi negli Ipm in Italia si è passati da 713 a 1.143.
Considerato che “decreto Caivano” , prevede l’estensione dell’applicazione della misura cautelare in carcere anche per fatti di lieve entità, si innesta in una tendenza di incremento costante dei numeri della giustizia minorile che si sta sviluppando da oltre un biennio e che trova corrispondenza anche nella Regione Lazio. A livello regionale e non solo i numeri complessivi di minorenni e giovani adulti presi in carico dai servizi della giustizia minorile e gli ingressi nell’anno negli istituti penitenziari sono stati costantemente in crescita.

Attualmente la carenza di personale del PRAP Lazio, Abruzzo e Molise è di circa 910 unità , mentre, nella solo regione Lazio è pari a – 670 unità circa. Mediante l’incremento previsto al termine del 182° e 183 Corso allievi Agenti la carenza dovrebbe scendere , entro settembre, a 585 circa unità dato riferito all’intero distretto PRAP Lazio, Abruzzo e Molise, mentre per la sola Regione Lazio di circa 500 unità.

La grave carenza di personale si registra negli Istituti solo per fare alcuni esempi di : NC CC Rebibbia – 199; CC Velletri – 66;CC NC Viterbo – 58; CC Regina Coeli – 87, CC Frosinone -57, Cassino – 35; NC CC Rieti -48, Latina-12.
redaz

In questi giorni pervengono dai vari istituti della regione Lazio segnali preoccupanti , poichè, risultano essere messi in pregiudizio i diritti del personale del Corpo di polizia penitenziaria e nel caso di specie le Ferie Estive ma non solo .

Si resta basiti , invece, quando alcune direzioni propongono piani ferie estivi ed , solo per fare alcuni esempi, i cui periodi sono in determinati mesi di 11 giorni ( Direzione CC Velletri), mentre , altri di 15/16 giorni (Civitavecchia) e 18 giorni comprensivi di altre assenze ( CC Regina Coeli) . Alcune , invece, appaiono alquanto stravaganti come quella c/o l’IPM ” Casal del Marmo” dove si effettua un sondaggio – non si comprende da chi autorizzata o se trattasi di uno scherzo – per solo 8 giorni di Ferie.

Propabilmente le Direzioni degli Istituti Penitenziari della regione Lazio “dimenticano ” che le ferie sono regolamentate dall’art.14 del DPR 31 LUGLIO 1995 N.395. Le ferie sono un diritto si applichi la normativa senza se e senza ma.

Da tempo come Fns Cisl, la Federazione Nazionale della Sicurezza Cisl, denunciamo le criticità che gravano sul nostro sistema penitenziario, – temi che devono essere affrontati con un confronto proficuo con il sindacato, attivando misure strutturali, non tampone, per restituire certezze a tutto il personale. Così come è urgente determinare protocolli d’intesa con le Regioni al fine di regolare la non trascurabile e pericolosa gestione, da parte dei colleghi penitenziari, di detenuti affetti da gravi turbe e nevrosi psichiche . Per la Fns Cisl Lazio si scontano antichi problemi irrisolti mai vi è la necessità, ora come non mai, di sviluppare un progetto organico e complessivo di risoluzione delle questioni attinenti il sitema penitenziario della regione lazio e non solo.

Per la Fns Cisl Lazio, tra l’altro, vi è la necessità di rivedere la legge che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari e istituito le REMS, così come indicato dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 22 del 2022. Necessario, anche , ricercare soluzioni ed interventi per potenziare e migliorare l’assistenza sanitaria nelle carceri italiane.

La Fns Cisl Lazio evidenzia che , seppur con grave criticità e carenze, la polizia penitenziaria opera con spirito di abnegazione e professionalità al proprio compito a cui va un plauso”.

IL SEGRETARIO GENERALE FNS CISL LAZIO
F.to Massimo Costantino

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