Riceviamo e pubblichiamo:”Bene il tavolo permanente di ascolto e cofronto della Commissione Agricoltura ed Ambiente della Regione Lazio”: questo il commento di Alberto Tosoni, referente assieme a Bruno Cardia per l’agricoltura nel gruppo Forza Civica.
“A Febbraio scorso, grazie all’interessamento di Valerio Novelli, Consigliere della Regione Lazio e presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente, avevamo ottenuto in Regione l’apertura di un tavolo tecnico per lo studio di una soluzione all’annoso problema dell’esondazione del Mignone e dei fossi affluenti a Tarquinia. Lo avevamo risentito appena pochi giorni fa’, per fare presenti le esigenze dei piccoli agricoltori in questo momento di crisi, ed il Consigliere ci aveva 
assicurato di portare le istanze da noi presentate all’attenzione nelle videoconferenze sul tema. Ora apprendiamo la notizia che la Commissione Agricoltura e Ambiente diverrà un tavolo permanente di ascolto e confronto con tutti i soggetti coinvolti, dalle Istituzioni alle parti sociali, nell’intenzione che gli interventi siano non solo sufficienti ma davvero mirati ed efficaci. Ebbene: siamo davvero fiduciosi e pronti a portare la massima collaborazione come parte sociale, anche se di diversa collocazione politica, confidando che queste buone premesse possano svilupparsi in modo fruttuoso”.
Il gruppo Forza Civica, proprio per tramite di Tosoni e Cardia, continua a portare avanti l’appello a pensare anche ai piccoli agricoltori, specie in questo momento di crisi.
Tarquinia, similmente anche ai paesi limitrofi, è una realtà dove l’economia locale è ancora in considerevole parte agricola, e l’agricoltura è caratterizzata anche dai piccoli possidenti terrieri, con proprietà sotto i 10 ettari.
Qui il grido d’allarme dei piccoli agricoltori in questo particolare momento è importante. Chi è di dimensioni tali da riuscire a lavorare con la grande distribuzione va’ avanti, ma i piccoli, quelli che non accedono alla gdo, hanno visto un decremento delle vendite e spesso i prodotti sono a marcire sui campi, o lo saranno presto. A questo si aggiunge una situazione difficile già da anni, il peso dei finanziamenti richiesti per poter coltivare, le alluvioni e le esondazioni fluviali che hanno flagellato il settore sino a novembre scorso. L’interessamento di tutti ed il lavoro sinergico è una priorità.
