FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Carcere di Civitavecchia Nuovo Complesso, risse a catena nel carcere fino a tarda sera”

CIVITAVECCHIA – “Olio bollente contro gli Agenti di Polizia Penitenziaria e risse tra detenuti in varie sezioni del carcere di Civitavecchia “Nuovo Complesso. E’ il bollettino degli scontri iniziati ieri mattina e proseguiti fino alla mezzanotte nella Casa Circondariale di Via Aurelia, il penitenziario “Nuovo complesso” che ospita oltre cinquecento detenuti su 350 previsti con un affollamento del 140%, ma senza contare i posti non disponibili per danneggiamenti o ristrutturazioni che fanno lievitare l’affollamento ad oltre il 170%”.

E’ quanto afferma il Coordinatore regionale Ciro Di Domenico della FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Nella mattinata di ieri, per motivi probabilmente legati al controllo interno di una delle sezioni del carcere, due diverse fazioni di detenuti si sono scontrate. Ad accorrere per placare gli animi, sono subito intervenuti i pochi Poliziotti presenti in servizio. Mentre la Polizia Penitenziaria tamponava la situazione nella sezione iniziale, in un’altra sezione detentiva del carcere, scoppiavano altri scontri tra detenuti. E subito dopo l’intervento svolto dai Poliziotti anche nella seconda, scoppiava un’altra rissa tra detenuti in una terza sezione. Fino alla protesta in tarda serata scoppiata nella sezione “nuovi giunti” del carcere, nella quale c’è stato il lancio di olio bollente verso i Poliziotti di turno”.

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Mentre il Capo del DAP Giovanni Russo è in meritata vacanza per riprendersi da tutti gli sforzi profusi fino ad ora per la Polizia Penitenziaria e per risolvere i problemi delle carceri italiane (l’affermazione è evidentemente ironica), e mentre del Ministro della Giustizia Carlo Nordio se ne è persa ogni traccia da più di due settimane, questa ennesima estate bollente viene gestita dal poco personale di Polizia Penitenziaria in servizio nei penitenziari. Nulla è ancora trapelato sull’annunciata circolare che dovrebbe chiarire le modalità di intervento in carcere durante risse e sommosse, nulla è stato pianificato per cercare di colmare il più possibile le enormi carenze di organico della Polizia Penitenziaria ereditate dai passati Governi, e nulla è stato fatto per rimodulare le cosiddette “celle aperte” che non
sono altro che il mascheramento del sovraffollamento delle carceri e la cosiddetta “vigilanza dinamica” che non è altro che l’altrettanto mascheramento delle carenze di Poliziotti Penitenziari in servizio. Cosa aspettino Nordio e Russo per intervenire, non ci è dato sapere, ma è chiaro che qualunque fatto grave potrà succedere nelle carceri, andrà imputato al loro immobilismo”.

FP CGIL Polizia Penitenziaria

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