di LUCA BERNARDINI –
VITERBO – Questa mattina alle ore 11.30, presso la Max Aviation in Strada Castiglione s.n.c., si è tenuta una conferenza stampa di Fratelli d’Italia sullo sviluppo dello scalo aeroportuale di Viterbo. Durante l’incontro sono intervenuti il deputato Mauro Rotelli, candidato al collegio uninominale della Camera Viterbo-Civitavecchia, il candidato al collegio plurinominale della Camera Lazio 2 Massimo Giampieri, il presidente dell’Aeroclub Carlo Alberto Taurchini e l’amministratore della Max Aviation Massimo Testa.
Il deputato Rotelli ha affermato, sin dal primo momento, che “il lavoro che è stato fatto e si sta continuando a portare avanti con un approccio esclusivamente istituzionale, senza l’utilizzo di nessun simbolo di partito”. Secondo il candidato alla Camera, “l’argomento aeroporto a Viterbo ha bisogno di essere riportato sulla giusta narrazione”.
Infatti, dopo l’illusione del passato di portare un aeroporto civile a Viterbo, l’argomento è stato continuamente bersagliato, in ogni momento in cui veniva nominato, da reazioni negative da parte dei cittadini.
In realtà, come affermato dallo stesso Rotelli, con la precedente amministrazione si è continuato a lavorare per ampliare la già presente aerostazione viterbese, soprattutto con il lavoro della commissione trasporti. Infatti, all’interno di questo contesto, il deputato viterbese ha avuto la possibilità di votare il nuovo presidente dell’Enac, con il quale “si è iniziato un ragionamento complessivo in relazione all’aeroporto di Viterbo”.
Dopo aver visionato le strutture e gli spazi, il presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, di comune accordo con l’amministrazione locale, ha aperto un percorso. Insieme all’Aeronautica Militare si è infine giunti alla soluzione più importante, ovvero quella di estendere il servizio della torre di controllo durante i fine settimana.
Ed è proprio il weekend il momento in cui “la concentrazione del lavoro nell’aviazione generale, nel turismo e nell’hobby del privato trova il suo periodo di punta”. Per rendere possibile tutto questo, Rotelli ha affermato che l’aviazione deve rispettare i suoi tre punti fondamentali, ovvero la sicurezza del volo, l’antincendio e la meteorologia.
La torre di controllo e il servizio a terra saranno quindi disponibili dal lunedì alla domenica, in qualsiasi orario purché non sia prima dell’alba o dopo il tramonto. Ma la più importante novità è proprio nella situazione della disponibilità economica. Con la creazione, da parte dell’Enac, di un fondo di 100.000 euro, sarà possibile sistemare le infrastrutture e la viabilità interna dell’aeroporto viterbese.
Altro fattore di grande valore è l’ingresso dell’aeroporto all’interno del PNA (il Piano Nazione degli Aeroporti N.d.R.), argomento simbolicamente importante per far uscire dall’anonimato la struttura. Tuttavia, per rendere possibile questa riscoperta, l’aeroporto dovrà soddisfare due necessità, ovvero quella di poter essere gestita da un ente come l’Enac e quella di avere al suo interno tre piste di decollo e atterraggio, rispettivamente una da 400, una da 1000 e una da 1600 metri.
Per il momento, quella utilizzata è la pista da 1000 metri, tuttavia, grazie allo stanziamento dell’Enac ed al sopralluogo positivo dei tecnici, è stato possibile dare il via alla costruzione della pista civile da 1600 metri. Facendo questo, sarà possibile anche per l’aeroporto di Viterbo, di utilizzare due strade in contemporanea.
La sfida principale di FDI è quindi quella di andare a sconfiggere l’isolazionismo, anche grazie, a detta di Rotelli “di un unione con il vicino ambiente militare, potenzialmente compatibile con l’aeroporto civile”. A conferma di questo, il candidato alla Camera ha ricordato come Viterbo sia stata scelta come luogo d’esame, al posto di Frosinone, per l’ottenimento del brevetto da elicotterista per i membri delle Forze armate, confermando quindi come “le Forze militari possano convivere con l’attività privata”.