Frisigello chiude il Carnevale della Scuola dell’Infanzia “San Pietro”

VITERBO – Oggi, martedì grasso, i bambini della scuola dell’infanzia “San Pietro” hanno drammatizzato la storia di Frisigello e della bella Galiana tradotta e narrata in dialetto viterbese da nonno Sergio Grazini. Il gradito ospite è un rappresentante della tradizione popolare del nostro territorio ed è autore del libro “Chiacchiera come magne! Ricerca sul dialetto viterbese”. Il libro, in questione, narra la vita di artigiani e contadini che vivevano nei quartieri di San Pellegrino e San Faustino negli anni quaranta.

Viterbo è una città ricca di storia. Molti sono i personaggi che l’hanno abitata tra realtà e leggenda. Il più famoso è certamente lo ‘jollaro’ viterbese chesapeva fare tanti giochi,  balli e lazzi e sapeva scrivere anche lettere d’amore che facevano impazzire le sue amanti. Tra queste c’erano la giovinetta Anna, dai capelli rossi e verdi, e la sciagurata Galiana che, per pura passione, rinunciò al matrimonio con il condottiero Gualtiero di Tor Tre Teste.

Narrare, e mettere in scena, queste storie significa mantenere vivo il legame tra tradizione e attualità. Coinvolgere i bambini, ponendoli in relazione con i testimoni di un tempo passato, perpetua il valore della memoria.

L’evento di stamane è stato emozionante, pieno di maschere, musica e allegria. Hanno  partecipano alla festa le famiglie, la Dirigente Scolastica, dott.ssa Anna Grazia Pieragostini, la vicepreside Patrizia Pucello. Animatori d’eccezione MammoRappo e Lucio Matteucci, organizzatore del carnevale viterbese.

Emanuela Dei

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