Gestione del servizio idrico integrato, interviene il presidente della provincia Nocchi

VITERBO – Riceviamo da Pietro Nocchi (presidente provincia di Viterbo) e pubblichiamo: “In un momento così difficile per la nostra Provincia tutti quanti sono chiamati, con serietà, a lavorare per favorire la ripresa del territorio. In questo contesto già complicato è spiacevole osservare come ci sia chi lavora responsabilmente e chi invece diffonde informazioni non corrette sul servizio idrico.

È ancora più spiacevole se a farlo sono rappresentanti delle Istituzioni che si presume debbano conoscere la materia di cui stanno parlando ed invece preferiscono fare considerazioni personali piuttosto che informarsi direttamente da chi lavora tutti i giorni sul tema della gestione del servizio idrico: il Presidente della Provincia di Viterbo, il Presidente della Talete S.p.A., il Sindaco di Viterbo e tutti i dirigenti e dipendenti degli enti d’ambito e della società.

Dopo l’appello al comune senso di responsabilità tutte le forze politiche, indipendentemente dallo schieramento, hanno deciso di lavorare nella stessa direzione per il bene della comunità. In tal senso risulta inaccettabile che ci sia ancora chi cerca di minare alla serenità della Provincia diramando informazioni sbagliate.

Come tutte le altre società italiane anche la Talete S.p.A. sta risentendo della flessione economica, nonostante tutto sta lavorando in maniera straordinaria per garantire il servizio idrico e venire incontro alle esigenze delle famiglie.

Proprio per questo, l’EGATO 1 e il gestore del servizio idrico hanno condiviso la scelta di non applicare sulle bollette in corso di emissione gli aumenti già deliberati, richiedendo all’ARERA di accedere alle misure di attenuazione della crisi fissate con le delibere n. 60/2020/R/COM e n. 117/2020/R/COM; misure che, se concesse, consentirebbero anche ai cittadini dell’ATO1 di Viterbo il pagamento rateizzato di quanto addebitato in bolletta a decorrere dal 1° luglio 2020, senza aggravio di interessi.

Per questo l’EGATO e la Talete S.p.A. invitano tutti i soggetti istituzionali ed associativi presenti sul territorio a non speculare su aspetti tanto sensibili per la vita dei cittadini, a non divulgare informazioni fuorvianti e non veritiere, e a non fomentare attacchi gratuiti ed infondati avverso le tariffe legittimamente applicate da Talete S.p.A.

Per una semplice ragione: dichiarazioni fuorvianti e scorrette come queste hanno come unico e grave effetto quello di disincentivare il pagamento dei canoni idrici, mettendo in difficoltà quindi la stessa continuità del servizio. A maggior ragione nel caso in cui ARERA non dovesse concedere l’accesso richiesto alle misure di attenuazione della crisi.

Al momento i corrispettivi pagati dagli utenti rappresentano l’unica fonte di entrata di Talete S.p.A. e in mancanza di questi flussi correnti la Società non avrebbe risorse finanziarie per pagare l’energia elettrica, per acquistare reagenti e disinfettanti, e per operare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti che, malgrado la crisi in atto, gli operai di Talete S.p.A. stanno continuando diligentemente a svolgere.

Per quanto riguarda il ricorso al Tar e le posizioni dei diversi comuni della Provincia di Viterbo: nonostante in questo momento siamo tutti impegnati in una sfida ben più importante, è doveroso precisare che il Tar del Lazio non ha affatto decretato l’illegittimità della gestione di Talete S.p.A. o il venire meno dell’obbligo dei Comuni dell’ATO1 di Viterbo di trasferire a tale Gestore il Servizio Idrico Integrato (SII) sul loro territorio”.

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