Giornata Mondiale dell’Udito, a Roma la maratona degli esperti organizzata da Udito Italia per sensibilizzare sulla salute uditiva

ROMA- Al mondo una persona su 5 soffre di problemi di udito, circa 1,5 miliardi, una proporzione che entro il 2050, secondo l’OMS, salirà a uno su 4. A oggi 430 milioni di individui al mondo hanno bisogno di servizi di riabilitazione uditiva. In Italia sono 7,3 milioni le persone che soffrono di ipoacusia, ovvero il 12% della popolazione, con un aumento costante per via dell’invecchiamento della popolazione (+4,8% tra il 2012 e il 2018 secondo il Censis). Nel nostro Paese nel 2025 il numero di persone con un calo uditivo autodiagnosticato saranno 8 milioni, per salire fino a 11 milioni nel 2050. Da qui l’importanza di promuovere la cura dell’orecchio in modo capillare, soprattutto attraverso le cure primarie e la formazione dei medici di medicina generale. Questo il tema scelto dall’OMS per il World Hearing Day 2023, che in Italia per l’ottavo anno consecutivo sarà celebrato al Ministero della Salute da Udito Italia attraverso un grande evento di sensibilizzazione sul tema della salute uditiva. Il 2 e 3 marzo si riuniranno, presso la sede del Ministero della Salute, rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa per diffondere in Italia il messaggio dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) all’insegna dello sloganf: “Ear and hearing care for all! Let’s make it a reality”. Un udito sano per tutti! Facciamo in modo che diventi realtà”. In 3 marzo in occasione della Maratona, sarà presentato per la prima volta il “Traning Manual, primary ear & hearing care”, Manuale di Formazione con l’obiettivo di richiamare l’attenzione degli operatori sanitari di primo livello, a partire da medici di base, verso i bisogni delle persone con disabilità uditiva. I dati dell’OMS sulle problematiche uditive evidenziano anche un problema per l’economia globale con costi di 980 miliardi di dollari all’anno che comprendono le spese del settore sanitario (escludendo i dispositivi acustici) e i costi sociali, come il supporto educativo e la perdita di produttività. Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi. Ciò ha portato l’OMS a prevedere che oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbe essere a rischio di perdita dell’udito a causa di abitudini di ascolto non sicure.

Diagnosi precoce, programmi educativi e tecnologie assistive sono armi fondamentali, tanto che l’Oms stima che il 50% dei casi di ipoacusia potrebbe essere prevenuto attraverso misure di sanità pubblica.

Nell’ambito della Maratona dell’Udito sono previsti tavoli di lavoro sui seguenti temi: udito e sicurezza stradale; accessibilità e nuove tecnologie, benessere acustico. I lavori saranno moderati dalla presidente della Onlus Valentina Faricelli, affiancata dal giornalista Luciano Onder. Il Ministero della Salute sarà presente per i saluti istituzionali con la presenza del segretario generale Giovanni Leonardi.

L’obiettivo dell’evento, intorno al quale Udito Italia chiama a contribuire tutto il comparto uditivo, è l’elaborazione di un documento programmatico, il Manifesto dell’Udito, che al termine dei lavori sarà sottoscritto da tutti i partecipanti e sottoposto all’attenzione del Ministro della Salute.

 

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