Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, interviene l’AUCS

Riceviamo e pubblichiamo: “In questi giorni abbiamo visto la rabbia di molte sorelle e compagne riempire le strade e fare rumore per ricordare le voci di tutte quelle donne che non ci sono più.

Come AUCS onlus vogliamo unirci a queste grida e alle parole pronunciate da Elena Cecchetin, che con chiarezza e lucidità ha evidenziato il problema sistemico della nostra società e le responsabilità del vuoto istituzionale davanti alla morte di centinaia di donne.

Le immagini dell’aula di Senato vuota per la discussione delle leggi per la prevenzione della violenza di genere, la rescissione della Convenzione di Istanbul e la delineazione del ruolo della donna come “madre per la patria” sono eventi che delineano con chiarezza gli intenti e le posizioni del nostro governo. All’idea conservatrice che ci vuole a casa, meste e in silenzio vogliamo contrapporre la nostra libertà! Libertà sul nostro corpo, sulle nostre scelte, dalla paura e dalla violenza. Vogliamo distruggere tutti quei confini che il sistema patriarcale ha posto intorno alle nostre vite!

In questi giorni abbiamo sentito uomini dirci come affrontare il problema della violenza di genere, chiederci di abbassare la voce e di consolarli per non farli sentire responsabili. A questo egocentrismo maschile rispondiamo che è solo con una presa di coscienza collettiva che possiamo trovare soluzioni ad una cultura machista che solo negli ultimi 5 anni ha colpito più di 2 milioni di donne!

Pensiamo che fare qualcosa sia il dovere di ognuna e ognuno, perché nessun’altr* dev’essere più uccisa, molestata o violentata! Iniziamo a parlarci, a discutere delle nostre relazioni, ad insegnare, nelle scuole, alle famiglie e in tutti luoghi educanti come rapportarsi all’affettività e alle altre persone.

Facciamo rumore, facciamoci sentire, appuntamento domani alle 14.30 a Circo Massimo nella marea di Non Una di Meno”.

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