LATINA – “Il Giorno della Memoria non è solo un momento di riflessione, ma un impegno collettivo, un monito che ci chiede di ricordare il passato per proteggere il futuro,” ha affermato oggi Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia/ECR, in occasione della partecipazione alla solenne commemorazione per l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, presso il Teatro Ponchielli di Latina.
Proseguendo, ha quindi sottolineato come la Shoah non sia stata soltanto il frutto di un sistema di oppressione, ma anche di una pericolosa assuefazione al male, alimentata dall’apatia e dalla complicità passiva. “Per questo commemorare significa riconoscere l’importanza delle scelte, delle responsabilità e del coraggio di opporsi all’ingiustizia”, ha aggiunto durante l’evento organizzato dalla Prefettura in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Alessandro Volta”. La vicepresidente del Parlamento Europeo si è rivolta in particolar modo ai giovani presenti, protagonisti della giornata con letture, riflessioni e brani musicali sul tema della Shoah: “Vorrei parlare soprattutto a voi, perché è su di voi che si fonda la speranza di un mondo migliore. Ricordare non significa solo studiare la storia, significa anche agire nel presente. Significa combattere ogni forma di odio, razzismo e antisemitismo, che purtroppo ancora oggi si manifestano in Europa e nel mondo. Significa difendere la verità.” Ed ha quindi lodato il lavoro dei giovani impegnati nel progetto “I 5 sensi nella Shoah”: “Il vostro impegno è la più grande testimonianza che il passato non sarà dimenticato. Voi siete le sentinelle della memoria, i custodi di una lezione che deve essere tramandata di generazione in generazione.” Antonella Sberna ha ricordato come l’Unione Europea sia nata dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, poiché “l’Unione Europea è il simbolo di un continente che ha scelto di costruire la pace, l’unità e la solidarietà. Ma quella pace non è scontata: dobbiamo coltivarla ogni giorno, con il dialogo, la conoscenza e il rispetto reciproco.” “Nel ricordare, ci impegniamo a costruire un’Europa più giusta, più unita, più umana. È questo il modo migliore per onorare le vittime della Shoah e dare un senso al sacrificio che hanno subito,” ha concluso Sberna. In occasione della commemorazione, con la presenza del prefetto Vittoria Ciaramella e le autorità civili e militari, sono state consegnate le medaglie d’onore ai familiari di nove cittadini pontini deportati nei lager nazisti ed è stata ascoltata la testimonianza di Antonio Gnasso, cittadino di Latina deportato nei campi di prigionia in Germania.

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