Giovane operaia muore a Prato. La rabbia del Sinlai:”Basta! Bisogna fermare questa strage!”

ROMA- Riceviamo e pubblichiamo: “Ancora un’ altra vittima sul lavoro. Questa volta è toccato ad una giovane donna di 22 anni, madre di una bambina, uccisa da un macchinario mentre era al lavoro in una fabbrica del comprato tessile. L’operaia stava lavorando a un orditoio, quando è rimasta agganciata nel rullo ed è stata inghiottita dal macchinario. Una morte terribile che non può essere archiviata senza un attenta analisi della situazione. Dall’inizio del 2021 troppi incidenti, molti dei quali mortali. Sulla vicenda interviene anche il Sindacato Sinlai:”Ennesimo incidente sul lavoro ed ennesima morte bianca. Ora basta! Bisogna intervenire seriamente senza aspettare oltre. Indifferentemente se si tratti di errore umano o mancanza di rispetto delle norme sulla sicurezza, bisogna porre dei rimedi immediati. Sono anni che noi del Sinlai segnaliamo, alle autorità competenti, la necessità di avviare un tavolo istituzionale per studiare dei rimedi per limitare quella che sta diventando una vera e propria strage, ovvero quella delle morti bianche. Bisogna migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori e la loro formazione, bisogna mettere in campo maggiori energie per controllare che le norme della sicurezza siano rispettate, bisogna verificare se queste norme siano sufficiente a tutelare i lavoratori. Non si può aspettare oltre. I morti sul lavoro negli ultimi anni sono un numero spaventoso e nel 2020 ed inizio 2021, non sono assolutamente diminuiti nonostante molte fabbriche e aziende fossero chiuse o parzialmente chiuse per l’emergenza sanitaria. Bisogna agire ora per evitare altri morti ed altri incidenti, lo diciamo da anni, ma politici, sindacati e associazioni di categoria fanno orecchie da mercante, liquidando il problema con una conferenza o con un inutile comunicato di condoglianze alla famiglia! Questo li rende, in parte, responsabili di queste morti. Bisogna fare qualcosa di concreto per evitare il ripetersi di episodi come quello di Prato e come i migliaia di episodi che si sono verificati nei mesi scorsi. Ci uniamo al dolore della famiglia della giovanissima mamma-operaia e ci auguriamo che nel rispetto della sua tragica morte qualcuno prenda coscienza della necessità di fermare questa strage!”

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