Giovanni XXI, il Papa dei primati

di VINCENZO CENITI –

VITERBO – Tre asterischi non glieli toglie nessuno. Unico papa portoghese della storia, unico papa medico e unico papa a godersi il Paradiso della Commedia. Parliamo di Giovanni XXI, il Pietro ispano di dantesca memoria che verrà ricordato a Viterbo dal Comitato Dante VII (coordinato dal Touring Club) alle ore 11,00 di sabato prossimo (16 Ottobre) nella Cattedrale  dove è sepolto, proprio di fronte all’altare della Madonna della Carbonara. La sua tomba venne più volte rimossa e ristrutturata. L’ultimo intervento risale all’Anno Santo del  Duemila.

A rendergli omaggio sono stati chiamati il card. portoghese Josè Tolentino de Mendonça (che presiederà la Santa Messa) e  l’ambasciatore del Portogallo  presso la Santa Sede Antònio Almeyda Lima, cui si uniranno il vescovo Lino Fumagalli  e Antonino Scartelli (membro del Comitato Dante VII) con una relazione sui “Dodici libelli di Giovanni XXI”. Introduzione di Vincenzo Ceniti del Touring Club.

Perché tanto riguardo? Perché Giovanni XXI fu uno dei protagonisti della Viterbo papale del XIII secolo. Venne infatti eletto a Viterbo nel 1276 dove morì tragicamente un anno dopo il 20 maggio 1277. E poi perché  s’è fatto conoscere – come ci ricorderà Scarelli – per il suo trattato di logica, le Summule logicales, che fece testo di  insegnamento per molti anni  e che attirò l’attenzione di Dante nella Commedia  “e Pietro Ispano/lo qual giù luce in dodici libelli” (Paradiso Canto XII, 134).

Non solo filosofo, ma anche medico-mago, come lo considerarono i contemporanei. Il suo trattato  Thesaurus pauperum  fu utile per le varie malattie soprattutto ai poveri.

Il nostro Pietro Ispano non finisce mai di stupire se pensiamo al  crollo del soffitto del suo studiolo che s’era fatto costruire in un’ala del palazzo dei Papi. Sembra che il botto mortale sia avvenuto per uno dei tanti esperimenti chimici che era solito fare senza le dovute precauzioni. Ma c’è anche il mistero del suo numerale. Pare che sia errato: non XXI ma XX. L’autore della sua effige nella seicentesca Galleria dei Papi di palazzo Altieri ad  Oriolo Romano se l’è cavata scrivendo Giovanni XX detto anche  XXI

Il card. Tolentino riveste l’incarico di Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa ed è  membro della commissione scientifica per il 700° Centenario della morte di Dante presieduta dal card. Gianfranco Ravasi. Originario di Madeira (1965), è stato nominato cardinale da papa Francesco nel 2019. Ha pubblicato numerose raccolte di saggi, testi di spiritualità, poesie e prediche. I suoi libri hanno avuto un grande successo in Portogallo e vengono sempre più spesso tradotti e pubblicati all’estero. Molti premi e riconoscimenti letterari hanno coronato la sua carriera di scrittore ed evidenziato il suo ruolo nel mondo culturale.

Antònio Almeida Lima, nativo di Lisbona, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica Portoghese di Lisbona. Diplomatico dal 1983, ha operato a New York, Londra, Bruxelles, Maputo, Rio de Janeiro. Già direttore per l’America del Nord e l’Africa al ministero degli Affari Esteri, è stato Capo del Protocollo di Stato dal 2012-2017. È’ Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede dal 2017 e anche presso Il Sovrano Militare Ordine di Malta, dal 2018.”

 

Nelle foto

La tomba di Giovanni XXI nella Cattedrale di Viterbo

Il card. Josè Tolentino

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