Giovedì Santo e la visita dei “sepolcri”

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO – Questa sera, giovedì Santo, per tradizione si visitano i cosiddetti sepolcri. Ma cosa sono? I sepolcri non  indicano la deposizione del Cristo morto, ma l’altare della reposizione, cioè del tabernacolo in cui viene riposta e conservata l’Eucaristia al termine della messa vespertina del Giovedì santo.

E’ questo il giorno dell’Ultima cena. So­no le ore che precedono il tradimento di Giuda, l’arre­sto, il processo, la flagellazione, la crocifissione. In queste ore è tradizione andare a visitare la sera i sepolcri. L’altare dedicato al Sepolcro diventa il luogo della pre­ghiera e dei doni: si tratta di simboli della comunità quali il pane, il vino, fiori e piante ed anche di piattini con germogli di legumi fatti cre­scere in casa, in un luogo buio, dentro un piatto con il fondo coperto di cotone, la cui maturazione coincide con il periodo della Settimana Santa.

 

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