Giubileo, Dario Nanni: “Lavoro per la città e per riuscita evento come dovrebbero fare tutti”

ROMA – Da quando sono stato eletto Presidente della commissione capitolina Giubileo ho avuto un solo cruccio, quello di contribuire alla buona riuscita dell’evento e ai vantaggi che ne deriveranno per la nostra città.

Così in una nota il consigliere comunale Dario Nanni, Presidente della Commissione Giubileo. Più volte come commissione speciale, abbiamo avuto un ruolo puntuale di monitoraggio, cosi come previsto dalle competenze della commissione. Ricordo, inoltre, che la commissione che presiedo, svolge funzioni di monitoraggio sulle tempistiche dei diversi interventi giubilari, attività che abbiamo svolto incessantemente chiedendo sempre ai diversi soggetti attuatori i tempi di realizzazione delle opere. Nel merito, in questi due anni e mezzo la commissione oltre a monitorare e valutare le attività e gli interventi previsti per il Giubileo ha svolto costantemente le altre due prerogative assegnatele che sono quelle di: sottoporre la formulazione di indirizzi ed orientamenti attuativi  e favorire il processo partecipativo  all’organizzazione dell’evento.
Ne sono conferma le quasi cento sedute di commissione svolte e le decine di iniziative che sono state organizzate da istituzioni, comitati, imprese, associazioni, a cui io e altri colleghi e colleghe abbiamo partecipato. Nelle commissioni abbiamo audito decine di soggetti ed istituzioni, dagli assessori comunali ai dirigenti dei dipartimenti, dai responsabili delle aziende pubbliche ai Municipi, dal Demanio a RFI, da Anas ad Astral, dalle università alle istituzioni regionali, comprese quelle di diretta emanazione del Governo nazionale, come la stessa Società Giubileo, o del Ministero dell’Interno, fino allo stesso Sindaco in qualità di Commissario  Straordinario di Governo per il Giubileo. Mi permetto di ricordare inoltre che la buona riuscita dell’evento giubilare è nell’interesse superiore di Roma, centro della cristianità mondiale, ed è anche nell’interesse del paese e quindi prescinde dalla collocazione tra le file dell’opposizione o della maggioranza – conclude Nanni.
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