Giubileo, la Ust Cisl di Viterbo commenta le dichiarazioni dell’assessore Franco

VITERBO – La Ust Cisl di Viterbo, insieme alla Fisascat Cisl e alla Fit Cisl, hanno appreso dagli organi di stampa locali della posizione espressa dall’assessore Franco in Consiglio Comunale in merito alla improbabilità di attirare turisti su Viterbo in occasione del Giubileo:

“Rispettiamo la posizione dell’assessore e condividiamo le sue perplessità sulla possibilità di avere turisti in città per l’Anno Santo. Come infatti pensare di accoglierli con la nostra capacità ricettiva? Come permettergli di arrivare in breve tempo a Roma con i collegamenti ferroviari e stradali attuali? Come farci conoscere a livello mondiale senza riuscire ad entrare nei circuiti internazionali del turismo? E poi, fondamentalmente, è un evento religioso che coinvolge Roma e non Viterbo che è “solo” una “città papale”!

Da mesi la Cisl di Viterbo e le sue categorie hanno suggerito l’apertura di tavoli dove le istituzioni, la politica, le parti sociali, le parti datoriali, l’università e le associazioni della città avrebbero potuto (potrebbero) confrontarsi su come migliorare le criticità del nostro territorio e prepararsi al meglio per non perdere l’occasione del Giubileo e della possibile candidatura a Capitale Europea della Cultura. Purtroppo, ad oggi, le nostre richieste sono rimaste inascoltate.

Leggere che possiamo dare al massimo informazioni a qualche pellegrino che percorre la via Francigena diretto verso Roma scoraggia chi pensa che questi eventi potrebbero essere delle preziose opportunità per la nostra città, per il nostro territorio. Se vogliamo soffermarci sui soli pellegrini che percorrono il cammino, il confronto con il più noto Cammino di Santiago è impietoso: lo scorso anno è stato affrontato da circa 500 mila persone; la via Francigena ha distribuito circa 15 mila credenziali (AEVF – Associazione Europea Vie Francigene) ai propri pellegrini. Questi numeri ci devono sollecitare a fare molto di più, prenderne solo atto non porta nulla ad un possibile sviluppo del territorio; pensare che siano solo persone che vanno in un altro luogo dimostra, a nostro giudizio, di non aver compreso che tipo di servizi si possono offrire loro. La Via potrebbe essere una risorsa economica per chi ci vive vicino, può creare posti di lavoro e dare vita a borghi che stanno vivendo il fenomeno dello spopolamento

Fra l’altro, ci arrivano segnali in merito al fatto che la sola città di Roma potrebbe non soddisfare tutte le richieste che le stanno pervenendo da ogni parte del mondo. Perché non provare ad intercettare quella domanda e proporsi come una possibile alternativa?

La Cisl di Viterbo, insieme alla Fisascat e alla Fit, non può che rinnovare l’invito ad aprire tavoli di confronto su questi eventi che per noi rappresentano opportunità da cogliere. Dobbiamo evitare che diventino, invece, l’ennesima occasione persa dal nostro territorio”.

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