Giubileo, Nanni – Stampete: “Ponte dell’Industria, straordinaria opera di ingegneria”

ROMA – Questa mattina, durante la Commissione congiunta Giubileo-Lavori Pubblici, abbiamo fatto il punto sul Ponte dell’Industria, chiarendo con l’assessora Ornella Segnalini ed Anas S.p.A. gli aspetti tecnici che hanno determinato lo slittamento dell’inaugurazione di qualche settimana.
Così, in una nota congiunta, i consiglieri Dario Nanni, Presidente della Commissione Speciale Giubileo, e Antonio Stampete, Presidente della Commissione LL.PP..
In occasione della riconsegna alla città di un’infrastruttura di straordinario valore architettonico e ingegneristico, è opportuno ricordare la complessità tecnica dell’intervento realizzato su un’opera risalente al XIX secolo per la quale si è dovuto fare i conti con il benestare finale della Soprintendenza Speciale.
Innanzitutto, sulla base delle prescrizioni della Soprintendenza, le arcate originali del ponte sono state smontate, posizionate per poi essere ricollocate sul nuovo ponte, parliamo di elementi di ferro che pesano tonnellate. In corso d’opera, inoltre, si è reso via via necessario un affinamento del progetto originario e un adeguamento sostanziale della parte strutturale. Sono stati, ad esempio, mantenuti i fusti in alveo del Tevere e, per il loro consolidamento e adeguamento alla normativa vigente, si è intervenuti a circa 60 mt di profondità.
E’ importante ricordare che la realizzazione ex novo del ponte sarebbe stata certamente più agevole e avrebbe comportato tempi più brevi. In questo caso, invece, la complessità dell’intervento è stata amplificata dal fatto di agire in un contesto fortemente urbanizzato e antropizzato, caratterizzato, quindi, dalla presenza di numerosissimi sottoservizi. Nonostante ciò, le soluzioni tecniche messe in atto hanno consentito di raggiungere l’obiettivo evitando attività ben più impattanti sul Tevere.
Nel suo assetto originario- proseguono i due consiglieri – il ponte sarebbe stato fruibile al massimo fino al 2026. L’incendio che ha distrutto il ponte nell’ottobre del 2021 ha creato grandissimi disagi per i romani ma la scelta del Sindaco Gualtieri di inserirlo tra le opere giubilari è riuscita a trasformarlo in una importante opportunità per rendere la struttura più funzionale alle esigenze di mobilità dell’intero quadrante. La portata del ponte è stata ampliata a 26 tonnellate in modo da consentire il transito da parte dei mezzi del trasporto pubblico locale e collegare, finalmente, il versante Ostiense con Marconi. L’infrastruttura si collegherà, inoltre, all’intervento di riqualificazione della stazione Trastevere, dove si sta realizzando un nuovo ingresso, un nuovo parcheggio e una complessiva riqualificazione dell’intera area circostante.
Il nuovo Ponte, inoltre, è coerente con gli obiettivi di mobilità sostenibile grazie, non solo, alle due linee bus che lo percorreranno quotidianamente, ma anche all’ampliamento della sua sezione: al posto del passaggio pedonale stretto e insicuro precedentemente esistente, nel quale si erano verificati diversi incidenti, sono state realizzate due passerelle laterali ciclopedonali che consentiranno, finalmente, un attraversamento agevole e in sicurezza da parte di pedoni e ciclisti.
Ci teniamo a ricordare – concludono Nanni e Stampete – che questi interventi si stanno realizzando grazie al lavoro di grandi società come Anas ma anche all’incessante lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori che quotidianamente operano in centinaia di cantieri e negli uffici per rendere più moderna e sostenibile la nostra città.

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