“Giulietta Masina” di Gianfranco Angelucci

di LORENA PARIS-

VITERBO- Ho sempre amato, e amo, lo sguardo di Giulietta Masina che si fa smarrito e tenero in Gelsomina: uno sgomento penetrante. Come amo, quello che si vela negli occhi di Cabiria, occhi che sanno diventare appuntiti e penetranti come spilli.
Mi piace il sottile e naturale disincanto che appartiene a questa grande attrice, che si fa movenza, cadenza musicale. Realtà e recitazione fuse in un’unica armonia. Giulietta ha compiuto cento anni, lo scorso 22 febbraio.
Ha, non avrebbe, perché ella è con noi, nel ricordo che si fa presenza. Sì, è qui e lo sarà sempre grazie alla magia del grande cinema che la vede protagonista.

Consiglio con piacere l’ultimo libro di Gianfranco Angelucci, “Giulietta Masina” (Edizioni Sabinae, 2021),uscito da pochi giorni.
Un ritratto appassionato, corredato di belle fotografie, un racconto intenso e “vissuto”, quello di Angelucci, prezioso collaboratore e amico caro di Fellini, del quale ne è esegeta.
Scrittore, docente, sceneggiatore, regista, giornalista, penna elegante e prolifica, un personaggio davvero poliedrico nell’ alto profilo del panorama culturale, nazionale e internazionale.
Dedico a Giulietta, al Maestro Angelucci e a tutti voi, lettrici e lettori di questa rubrica, la mia poesia di oggi.

 


Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris


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