Giulio Marini, fortuna che ci pensa lui!

di MARCO ZAPPA-

VITERBO – È stato un incontro inedito per me quello di stamani (domenica per chi legge).
Giulio Marini si è tolto i panni dell’uomo politico di navigata esperienza per indossare maglietta e pantaloncini: non avendolo riconosciuto gli ho chiesto stupito se realmente fosse lui e la risposta pronta è stata sì, sono io.
L’ho visto armeggiare un decespugliatore con il quale da solo ha pulito dalle erbacce la facciata dell’ex tribunale in piazza Fontana Grande invasa oltretutto da guano di piccione ed altri escrementi di dubbia provenienza.
A vederlo tagliare l’erba si può dedurre che il buon Giulio aveva anche esperienza dell’attrezzo, insomma nulla a che invidiare a chi dovrebbe gestire la manutenzione del verde cittadino.
Certo, non è il primo uomo politico che fa un gesto dimostrativo eclatante, come sfida al sistema che non funziona, con le sue lentezze e inadempienze ma l’atto di Marini secondo me va al di là del mero calcolo politico, molla che anima in genere queste iniziative.
Per quello che conosco dell’uomo so per certo che la sua azione nasce dalla consapevolezza che un bene comune va amato in prima persona, dall’amore per la sua città che Marini ha sempre dimostrato e che diventa sofferenza o peggio tristezza quando il degrado prende il sopravvento sulla bellezza.
Marini ha dato un bell’esempio di civiltà e di attaccamento a Viterbo, dimostrando che a volte le iniziative personali hanno non solo un valore simbolico ma anche pragmatico: la facciata ora è pulita.

 

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