L’atto solenne, avvenuto al cospetto della Bandiera dell’Istituto e dinanzi al padrino del corso, Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ha suggellato l’ingresso degli Allievi Ufficiali nei ranghi dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri e la loro adesione, intima e spirituale agli ideali, tradizioni e valori – cardini dell’etica militare – incastonati nella tradizionale formula del giuramento, pronunciata dal Comandante dell’Accademia Militare, Generale di Divisione Davide Scalabrin.
Alla cerimonia hanno, inoltre, presenziato le Autorità civili e religiose del territorio, tra le quali il Sindaco, Gian Carlo Muzzarelli, il Prefetto, Dott.ssa Alessandra Camporota e il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Prof. Carlo Adolfo Porro, nel segno dei più solidi e vissuti legami tra le Istituzioni vive del Paese.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa si è rivolto ai giovani Allievi Ufficiali evidenziando che “Il Capo dello Stato, il Ministro della Difesa, tutte le Istituzioni e tutti i cittadini guardano a noi, ma soprattutto a voi, che siete il futuro come presidio di democrazia, di libertà e quale sicuro punto di riferimento per la sicurezza e la stabilità. Io vi chiedo di essere rappresentanti e interpreti autorevoli dei più alti valori che ispirano l’operato delle Forze Armate nella società italiana di cui siamo partecipi – ne siamo parte integrante – e di essere all’altezza delle grandi aspettative che i nostri concittadini hanno su di voi. Io mi aspetto che, con il vostro esempio, con la vostra perspicacia, con la vostra energia giovanile, assicuriate quel continuo travaso di esperienze e di valori che è alla base del necessario processo di osmosi fra la società e le Forze Armate.”.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, rivolgendosi ai futuri Comandanti, ha sottolineato che “giurando fedeltà alla Repubblica Italiana, vi siete assunti la responsabilità di difenderla con la Costituzione e le libere Istituzioni che la incarnano. È un contratto che firmate davanti al Tricolore, è un patto d’onore che vi lega alla Patria – ha precisato il Generale Masiello. Sarete Comandanti di donne e uomini – ha proseguito – per i quali il vostro esempio e la vostra capacità di crescere, evolvere e servire insieme a loro, costituirà la più alta forma di educazione.
Prendetevi cura di loro e siate messaggeri e interpreti del nostro mondo presso la nostra società, attraverso un reciproco travaso di esperienze e conoscenze.
La vostra è una missione nobile, ma difficile! Richiede impegno, massima onestà e rettitudine, continuo studio e aggiornamento, costante adeguamento delle tecniche, incessante applicazione delle nuove tecnologie, per contribuire ad uno strumento militare organizzato e moderno, che dia corpo, in nome e per l’affermazione dei valori di pace, giustizia e libertà, a una deterrenza reale, credibile e percepibile da tutti, e quindi, dissuasiva.”
Il 205° corso “Fierezza” è frequentato da 230 Allievi Ufficiali, dei quali 216 italiani e 14 stranieri, provenienti da undici paesi diversi. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming, sulle piattaforme social dell’Esercito, per consentire di condividere un atto così importante con tutti coloro che, impossibilitati a partecipare, interagiscono nella vita dei cadetti.
L’Accademia Militare di Modena, istituita il 1° gennaio del 1678 con il nome di Reale Accademia, è oggi l’Istituto di formazione militare a carattere universitario, responsabile della formazione iniziale dei futuri Ufficiali d’Arma e medici del ruolo normale dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, in un percorso di studi che porterà al conseguimento della laurea in Scienze Strategiche, Ingegneria, Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Giurisprudenza, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche.
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