di REDAZIONE-
VITERBO – Il prossimo 29 novembre, alle ore 10, avrà luogo presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito la cerimonia di consegna dei gradi di Maresciallo ai frequentatori del 25° Corso “Dovere”. Questo pomeriggio, come da tradizione, per salutare la città di Viterbo, gli allievi hanno deposto una corona d’alloro al Sacello ai Caduti per la Patria, a piazza dei Caduti. Presenti il Prefetto Gennaro Capo, il Comandante gen. Andrea Di Stasio, il questore Luigi Silipo, l’assessore comunale Giancarlo Martinengo, il Maggiore dei Carabinieri Felice Bucalo ed alcuni ufficiali dell’Esercito. Il prossimo 29 novembre, alle ore 10, avrà luogo presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito la cerimonia di consegna dei gradi di Maresciallo ai frequentatori del 25° Corso “Dovere”.
Di seguito il discorso di saluto alla città del Capo corso del 25° Corso Dovere: ” Signora Sindaca. Signor Prefetto. Comandante, Autorità civili e militari, Cittadini di Viterbo, buonasera. Oggi siamo qui riuniti per un momento che, per tutti noi del XXV Corso “DOVERE’·,
risulta essere veramente carico di emozioni. Prima di continuare. rivolgo un doveroso pensiero ai
Caduti per la Patria. In quanto a noi, da un lato la felicità di aver raggiunto finalmente l’agognato
grado da Maresciallo, a simboleggiare il grande traguardo professionale acquisito dopo i due lunghi
anni di sacrifici e rinunce, dall’altro. il pensiero di passare il testimone ai più giovani e di salutare
questi luoghi per noi ormai familiari.
Vorrei innanzitutto rivolgere un commosso pensiero ai caduti della città di Viterbo e di tutta l’Italia,
il mio riverente omaggio alla Bandiera D’istituto della Scuola Sottufficiali dell’Esercito. che costituisce il patrimonio di impegno e sacrificio di tutti coloro che domani si apprestano a diventare
Veri Comandanti. Bandiera che ho avuto I’onore di Proteggere, Sorreggere per tutta I’Italia. Bandiera che ogni giorno ci ricorda il perché della nostra scelta, dell’amore verso il nostro paese … e delle nostre tradizioni.
Un secondo pensiero lo rivolgo a rune le nostre famiglie, i nostri cari, tutti coloro che in questi anni ci hanno sostenuto e spronato nei grandi momenti di sconforto e Gioito nelle situazioni come quella di quest’ oggi, di raggiungimento dei nostri grandi traguardi. Cito questa frase che uno dei nostri comandanti pronunciò al nostro giuramento ben due anni fa “Cari familiari, non abbia/e solamente
un pizzico d’orgoglio, siate invece. Infinitamente Orgogliosi del lavoro che avete fatto. Ci avete affidato ragazzi, con sani valori forti, motivati, resistenti, caparbi, educati, Belli. Li abbiamo messi duramente alla prova, non hanno ceduto. Grazie, cari familiari, per la fiducia che avere riposto in noi”, Queste poche, ma intense parole, a mio parere, meglio racchiudono l’importanza che ognuno
di voi familiari ha nella nostra vita professionale e no. Grazie.
Il mio terzo pensiero va ai comandanti. Grazie Comandanti a tutti i livelli, a tutto il Quadro Permanente. agli Istruttori e a tutti voi che avete contribuito alla nostra formazione in questi anni. A
tutti voi che ci avete insegnato e trasmesso le Virtù, lo stile di Leadership, il senso di responsabilità e lo spirito di sacrificio che fanno parte del mondo militare, guidandoci e consigliandoci in questi due lunghi anni. Il vostro esempio è Stato fondamentale per forgiarci e menerei sulla retta via per diventare veri COMANDANTI. Un ringraziamento a nome di tutto il 25º Coeso DOVERE qui schierato, lo vorrei esprimere verso tutti i docenti ed il personale dell’Università della Tuscia, che fo questi due anni ci hanno accompagnato e ancora ci accompagneranno nel nostro percorso accademico.
UN GRANDE SALUTO A TE, CARA CITTA’ Dl VlTERBO. Dopo anni di presenza e di servizio in questa città. è giunto il momento di salutare un luogo ormai diventato parte della nostra vita quotidiana, del nostro percorso professionale e personale. ln questi anni, abbiamo avuto l’onore di essere ospiti di una comunità straordinaria. La città di Viterbo ci ha accolti con calore, ci ha sostenuti nei momenti di difficoltà e ci ha dimostrato un rispetto che non dimenticheremo mai. ln cambio abbiamo cercato di essere all’altezza del nostro ruolo. fare la nostra parte, di essere al vostro fianco non solo come soldati, ma come cittadini, pronti a rispondere non solo a compiti militari. ma anche a necessità civili, emergenze e aiuti di ogni genere. Abbiamo condiviso molto insieme. Dalle marce per le vie storiche della città, le attività ludico ricreative, i momenti solenni in cui abbiamo onorato i nostri caduti e. la vostra. ma concedetemelo. ormai anche un pò nostra amata festa di Santa Rosa.Tutti momenti che ognuno di noi porterà nel cuore per i prossimi anni della propria vira Abbiamo visto la vostra partecipazione e il vostro affetto, e per questo ve ne siamo profondamente grati. Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutta la cittadinanza, che con il suo calore e la sua ospitalità ha fatto in modo che in ognuno di noi rimanga un ricordo indelebile di questi luoghi, ovunque in futuro saremo chiamati a servire la nostra amata Patria. Ultimo ringraziamento va a Voi, cari colleghi del XXV corso Dovere”. Grazie a voi per questi due anni fantastici carichi di emozioni, carichi di felicità ma altrettanta tristezza per chi non ce l’ha fatta. Grazie a voi. cari fratelli miei. per avermi
supportato. per aver creduto in me aiutandomi nel mio compito da Capo Corso. ognuno nel suo piccolo, dandomi la forai e accendendo in me la voglia e lo spirito di stare ‘sempre davanti, in prima
fila, con la consapevolezza di avere dietro di me Voi, simbolo di UNIONE… UNIONE che ci ha contraddistinto e continua a farlo e che, cercheremo di mantenere per sempre!
Da Capo Corso. ma ancor prima da vostro collega e fratello posso dirvi di essere estremamente fiero di ognuno di voi, consapevole che un domani potrò lavorare sentendomi al sicuro per la vostra
preparazione. ma soprattutto per la vostra Dedizione. RICORDIAMOCI SEMPRE E PER SEMPRE il nome del Nostro corso … “DOVERE”, una delle più grandi e importanti virtù per un soldato. Ci viene affidata UNA GRANDE RESPONSABILITA’. Quella di Guidare, Gestire, Addestrare, Consigliare. a volte … Confortare … in una sola parola di COMANDARE figli di altri genitori che ci verranno affidati. Dovremo fare noi per primi quello che vorremo chiedere ai nostri soldati.
ESEMPIO. IMPEGNO e COSTANTE DEDIZlONE VERSO Dl LORO per garantirci il loro rispetto cosi da essere uomini e donne sempre Degni e Fieri sul piano morale e sociale. Mi accingo a concludere questo mio breve intervento. Un particolare ringraziamento va a tutte le autorità civili e militari che presenziando oggi a questa manifestazione, fanno sì che si rinnovi il sincero rapporto di amicizia e collaborazione tra gli enti militari, il territorio e tutta l’intera popolazione.
Grazie Viterbo, per il rispetto, l’accoglienza e la solidarietà che ci hai dimostrato in questi anni. Concludo augurando a tutti. i più vivi auspici delle migliori fortune,. promettendovi che anche se i
nostri doveri ci porteranno altrove, un pezzo di questa città resterà per sempre con noi.
Viva la Scuola Sottufficiali dell’Esercito!
Viva l’Esercito!
Viva l’Italia!