Presieduta da S. E. monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, la liturgia, con canti della tradizione natalizia e la proclamazione della Parola di Dio, è stata vissuta in un’atmosfera di grande intensità spirituale.
In questa cornice di fede e bellezza, il Duomo si conferma luogo simbolo di accoglienza, incontro e preghiera. Per questo l’Opera del Duomo, nel periodo delle festività, si prepara ad accogliere fedeli e visitatori, ampliando l’orario delle visite dal 20 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, con accesso in Duomo fino alle ore 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30).
Allo stesso tempo, la Cattedrale si appresta a vivere momenti solenni, con le celebrazioni liturgiche presiedute da Monsignor Gualtiero Sigismondi, secondo il seguente calendario:
- 24 dicembre, ore 23.45: Concelebrazione eucaristica della Notte di Natale.
- 25 dicembre, ore 9.00: Santa Messa ed inizio dell’Ostensione del Sacro Corporale.
- 25 dicembre, ore 18.00: Concelebrazione eucaristica del Giorno di Natale.
- 31 dicembre, ore 18.00: Giornata del Ringraziamento con Concelebrazione eucaristica.
- 1° gennaio 2025, ore 17.00: Solennità di Maria SS. Madre di Dio e Giornata mondiale della Pace, con la Santa Messa della Pace animata dai canti e dalla musica del Benedict Gospel Choir. Seguirà il tradizionale concerto del coro, tra gli appuntamenti più attesi di Umbria Jazz Winter.
- 6 gennaio 2025, ore 18.00: Solennità dell’Epifania del Signore con la Santa Messa Capitolare, a conclusione dell’Ostensione del Sacro Corporale.
“A nome dell’Opera del Duomo di Orvieto – dice il presidente ing. Andrea Taddei -, desidero rivolgere a tutta la comunità i più sentiti auguri di un Santo Natale e di un nuovo anno pieno di serenità e speranza. Questo periodo di festa ci invita a riflettere sui valori fondamentali che ci uniscono: la comunità, la solidarietà e la bellezza della nostra eredità culturale. Il Duomo di Orvieto, simbolo della nostra fede e della nostra storia, rappresenta un punto di riferimento spirituale e artistico che ci ricorda l’importanza di custodire e tramandare queste radici preziose”.