di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- “Gloria”, la macchina di Santa Rosa di Raffaele Ascenzi, dopo sette anni, ha salutato stasera tutti i presenti con una trasporto perfetto. I facchini, sapientemente diretti dal capo facchino Sandro Rossi hanno dato il meglio di loro, portando in trionfo “Gloria” lungo tutto il tragitto senza alcun tentennamento. Una doppia girata, inaspettata, in piazza del Comune, un regalo dei facchini alla città e a chi non c’è più: Antonio Scarponi, Luigi Scorsino, Rolando Venanzi, Luciano Scardozzi, Alessandro Radanich. Roberto Ioppolo, Cesare Cencioni, Mario Rosselli, Giancarlo Sabatini, Cesare Laureti, Armando Costantini, Ruben Ciarlanti, Alessio Paternesi. L’intero trasporto è stato, invece, dedicato ai 10 anni di riconoscimento Unesco ed ai 45 anni della nascita del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa ed a tutte le donne vittime di violenza. Novità assoluta di quest’anno i nomi dei cari defunti dei viterbesi che sono stati affissi nel basamento della Macchina insieme a quelli dei facchini scomparsi ed alle oltre 50 mila preghiere presenti all’interno dell’urna trasportata con “Gloria”. Molti i momenti più intensi come quelli in via del Corso e poi dopo la sosta tecnica dopo il Suffragio ancora una girata questa volta a piazza del Teatro per ricordare Baffino, ovvero Roberto Ubaldi, un facchino scomparso prematuramente e che i suoi compagni hanno ricordato nuovamente una volta depositata Gloria sul sagrato di Santa Rosa. Il tratto in salita, l’ultimo, è stato il momento più suggestivo con i facchini, ormai stanchi, ma che con tanta forza di volontà e fede non si sono risparmiati per portare Gloria a casa. Applausi ed abbracci con i famigliari dei facchini che fin dal primo pomeriggio hanno aspettato i loro cari sulle scalinate della basilica, seguendoli da un mega schermo per poterli finalmente riabbracciare dopo ore, stanchi, ma felici di aver ancora una volta realizzato qualcosa di unico, l’aver trasportato la Macchina di Santa Rosa in onore della Santa patrona.