Grande commozione stamattina al Murialdo ai funerali di Alfredo Ferroni, 56 anni, amato barista viterbese

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO – “Quando uno tende la mano per aiutare un altro, tocca il volto di Dio” scrisse Walt Whitman. Alfredo Ferroni, di 56 anni, era così generoso che sempre aiutava tutti e gli amici gli volevano un mare di bene e ricambiavano, soprattutto negli ultimi tempi, quando ne aveva più bisogno.

Possa la carezza di Dio sfiorarlo ora che è in Cielo. Conoscevo Alfredo forse da prima del 2000, quando faceva il barista al Carmine. Sempre gentile e disponibile, era un piacere incontrarlo lì al bar. Per tanti anni gli amici di piazza delle Erbe si ritrovavano con lui e con suo fratello proprio al bar a scherzare, a parlare, a passare momenti sereni. Poi, i fratelli Ferroni gestirono il bar Colorado, Alfredo Ferroni (2)sempre a Viterbo, ma la vita talvolta riserva brutte sorprese.
Ci eravamo un po’ persi di vista in questi anni in cui Alfredo ha dovuto affrontare, sempre con la forza interiore e l’educazione che lo contraddistinguevano, battaglie dolorose. Non vedeva quasi più, Alfredo, ma sapeva far sentire a tutti la sua forza d’animo, senza far mai pesare i suoi problemi, non solo di salute. Ogni volta che ci incontravamo, il tempo sembrava non essere mai passato. Abbiamo condiviso allegre serate con la compagnia di amici storici e tutti insieme ricordavamo sempre i bei tempi con la stessa gioia di allora. Amava ascoltare la musica, la salsa, e provava timidamente a ballare qualche bachata. Anche quando non si vede, il ritmo della musica latina guida i passi. Si può vedere attraverso la musica e, ancora meglio, col cuore.
L’ultima volta lo vidi a piazza del Comune, in una serata in cui c’era il festival Ombre.
Sapevo che stava male e rimasi sorpresa nel vederlo con il sorriso, come sempre.
Ci mancheranno tanto quel suo sorriso, le sue battute, la sua voglia di vivere, nonostante tutti i problemi che l’esistenza terrena a volte riserva.
Stamattina, alle ore 11, presso la chiesa San Leonardo Murialdo, si sono svolti i funerali. C’erano tutti coloro che gli hanno voluto bene.
Gli amici si sono ancora una volta stretti a lui e anche al fratello, per dire ad Alfredo “Grazie” di aver donato la sua serenità e il suo sorriso a tutti, nonostante il male. Il ricavato della somma raccolta in chiesa andrà ad aiutare alcune famiglie bisognose di Viterbo. Come avrebbe voluto Alfredo.
Non so se ora finalmente dal Cielo potrà vedere i suoi amici come sulla Terra ultimamente non riusciva più a fare. Se ne è andato in un giorno di festa, il 15 agosto, un giorno di sole e di caldo, in punta di piedi, con la discrezione di sempre.
Sarebbe dovuto andare a pranzo con gli amici, come tutti gli anni, a mangiare cocomero e grigliate…Il male che lo aveva aggredito,invece, prima gli ha preso la vista, poi ha cominciato a diffondersi così rapidamente che le cure non sono servite a fermarlo.

Sembra ancora impossibile. Ciao, Alfredo! Ti abbiamo voluto e ti vorremo sempre bene.

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