Grande successo per la Milonga della Solidarietà al Circolo Ufficiali dell’Aeronautica di Viterbo

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- Grande successo per la Milonga de la Solidariedad 2024, organizzata ieri, due marzo, presso la sala convegno del Circolo Ufficiali dell’Aeronautica, per raccogliere fondi per il finanziamento dei progetti della Fondazione Oltre Noi ETS, che intende promuovere e realizzare la piena inclusione di persone con disabilità. Sold out anche quest’anno per un evento, giunto alla quarta edizione. L’esercito dei tangueri ha risposto in massa e ha trascorso una serata all’insegna dell’eleganza, del ballo e della socialità, con appassionati provenienti non solo da Viterbo, ma da Roma, Terni, Orvieto.
“Un ringraziamento al Col. Gianluca Spina, Comandante della Scuola Marescialli Aeronautica Militare per il supporto logistico fornito; al Dr. Massimo Mecarini, Presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa per il sostegno economico garantito; alla Golden Tango Viterbo dei Maestri Massimo Polo e Oksana Nechitaylo per il supporto organizzativo, al TJ Michele Racanella che a titolo di volontariato ha condotto la serata ed infine “least but not last”, agli “Angeli” della Fondazione, Angelo Guadagnolo ed Angelo Grazini per tutto il lavoro svolto alla piena riuscita dell’evento.”
ha detto Maurizio Casciani, presidente della Fondazione fino al 2019. L’attuale presidente è la dott.ssa Alessia Brunetti.
Ammiratissimi, fra gli altri, Massimo Polo e Oksana Nechitaylo nelle loro performance.

“Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione.
Un circolo virtuoso che consente poi l’improvvisazione” scrisse Miguel Àngel Zotto.
Molti sono gli appassionati di Tango, un ballo che, come forse nessun altro, sa far vibrare le corde dell’anima.
Il tango è un ballo di origine popolare che è da sempre sinonimo di eleganza, di passione e di incanto.
Persino l’UNESCO nel 2009 lo ha dichiarato patrimonio immateriale dell’ umanità.

Quando più di cento anni or sono, nelle nascenti metropoli del Rio de la Plata, comparve il Tango Argentino, fu subito chiaro che quello che irrompeva nella storia non era un corpo sociale, ma il corpo tout court, il corpo soggettivo e individuale, fatto anche di carne, sangue, desiderio. Dopo una prima fase dominata dalla sensualità, una specie di sorpresa di trovarsi abbracciati senza mediazioni, il Tango si è via via sviluppato in una miriade di stili, di posizioni, di figure, di passi, ovvero in tutto un repertorio di variazioni sul tema dell’abbraccio. Oggi come allora, i corpi dei ballerini camminano insieme in un abbraccio di tre minuti che vale una vita e rappresenta la volontà umana di non rimanere da soli, di resistere insieme ai venti impetuosi dell’esistenza, uniti da passione sì, ma anche dalla volontà di costruire insieme un destino migliore. L’evento del 2 marzo, la milonga della Solidarietà, è stato questo: unirsi insieme, in nome dell’inclusione, per dare la speranza di un futuro sereno alle persone diversamente abili.

 

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