“Grease: Rise of the Pink Ladies”: la serie prequel di “Grease”

di NOEMI GIACCI-
“Grease Is The Word”. “Grease” è la parola d’ordine. Film cult intramontabile del 1978, tratto dall’omonimo musical di Jim Jacobs e Warren Casey, “Grease” ha segnato intere generazioni con le
sue canzoni. Le vicende dello scapestrato Danny (John Travolta) e della dolce Sandy (Olivia Newton-John) hanno appassionato gli spettatori dell’epoca e non solo. Non stupisce, nell’era dei numerosi spin-off e reboot, la volontà di ampliare questo ecosistema narrativo così amato, usando il format seriale.
“Grease: Rise of the Pink Ladies” è la nuovissima serie che mette in scena le vicende che hanno portato alla nascita delle Pink Ladies: la gang delle quattro ragazze dalla giacca rosa capitanate da Betty Rizzo. La serie targata Paramont+, ideata e scritta da Annabel Oakes, è composta da 10 episodi. Con una cadenza settimanale, ogni venerdì in contemporanea con gli Stati Uniti, viene messo a disposizione un nuovo episodio sulla piattaforma streaming Paramount+.
La trama
Si torna alla Rydell High School, ma quattro anni prima delle vicende di Danny e Sandy. È il 1954 e Jane (Marisa Davila), ragazza modello e studiosa, si ritrova nel ciclone delle malelingue dopo essersi fidanzata con Buddy (Jason Schmidt), il ragazzo più popolare della scuola. Questa situazione la farà avvicinare a delle ragazze outsider e che combattono a loro volta con le dicerie: Olivia Valdovino (Cheyenne Isabel Wells), finita nel mirino delle chiacchiere per una relazione con il suo insegnante, Nancy Nakagawa (Tricia Fukuhara), lasciata in disparte dalle sue migliori amiche dopo essersi fidanzate, e Cynthia Zdunowski (Ari Notartomaso), che vorrebbe farsi ammettere nella gang dei ragazzacci, i T-Birds. Insieme diventeranno le mitiche Pink Ladies e sfideranno i pregiudizi
del mondo scolastico, affermando le loro libertà.
Il legame diretto con il film
Nel primo episodio siamo catapultati nel mondo di “Grease” e scopriamo un legame stretto tra i personaggi della serie e quelli del film. Veniamo a sapere, infatti, che la sorellina di Jane, Fran (Madison Elizabeth Lagares), non è altro che la Frenchy (Didi Conn) del film. Fran ha una migliore amica, Betty (Emma Shannon), niente di meno che la mitica Betty Rizzo interpretata da Stockard Channing.
Fran e Betty formeranno quindi la seconda generazione di Pink Ladies, quella iconica che conosciamo grazie al film, formata da Betty Rizzo, Frenchy, Marty e Jan.
I numeri musicali
Il cuore della serie, come d’altronde della stessa pellicola, sono i numeri musicali. La componente del musical è caratterizzata da momenti di alto spessore canoro e coreografico. Le 30 canzoni originali composte per la serie sono opera di Justin Tranter, già autore per star come Britney Spears, Lady Gaga, Selena Gomez, Justin Bieber, Ariana Grande e molte altre. Le coreografie dinamiche e d’impatto sono di Jamal Sims.
Il numero che apre la serie è “Grease is the word”, la cover della canzone di apertura del film cantata da Frankie Valli.
Nei quattro episodi attualmente usciti possiamo ascoltare e vedere numeri più spettacolari, come “New Cool” e “Pointing Fingers” con le loro coreografie corali, e canzoni più introspettive ed intime, come “Same Sky”.
Tra costumi di scena brillanti e colorati, una regia movimentata e accattivante, questi grandi momenti di musical sono un vero e proprio omaggio al genere.
Un Guilty Pleasure per i fan
“Grease: Rise of the Pink Ladies” si presenta quindi come un teen drama musicale che si rivolge specialmente ai fan nostalgici di “Grease”. Cerca però di approcciarsi anche ai nuovi giovani spettatori, attualizzando i temi degli anni Cinquanta. Sono presenti tematiche cruciali e delicate dei nostri giorni: la disparità di genere, il razzismo, il moralismo sessuale, la libertà di essere veramente se stessi.
A fare da sfondo sono le famose location americane, tra drive-in, corridoi scolastici, campi da football, amicizie e primi amori adolescenziali.
Sicuramente è un prodotto che si può apprezzare a pieno avendo la conoscenza del film a cui si ispira, per cogliere i rimandi e i collegamenti, anche solo visivi. Allo stesso tempo è un prodotto che si può consumare anche senza la visione del film, che ovviamente consiglio a prescindere dalla serie tv.
Perché “Grease” è la parola, un musical allo stato puro, uno dei film più celebri della storia del cinema, che a 45 anni dal suo debutto non ha ancora esaurito la sua potenza narrativa, e mai lo farà.

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