Green pass, la parola ai “non sperimentati”

Riceviamo da Claudio Cianchella e pubblichiamo la lettera inviata al Signor Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella, alla Sig.ra Presidente del Senato della Repubblica D.ssa Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Signor Presidente della Camera dei Deputati Dr. Roberto Fico, al Signor Prefetto di Viterbo Dr. Giovanni Bruno, al Signor Questore di Viterbo Dr. Giancarlo Sant’Elia: “I vaccinati sono immuni al Covid-19 … Possono contagiare … Gli animali di affezione trasmettono in Covid-19? Perché questo fragoroso silenzio? Sigg.ri Presidente della Repubblica e del Parlamento Italiano … Il Governo Italico ha emanato alcune norme contenute nel Decreto Legge 23 luglio 2021, nr. 105 ove sono iscritti divieti, proibizioni e sanzioni per i “”Non Sperimentati” e francamente ci attendevamo roboanti motivazioni dopo il “gran dibattito politico intercorso” … invece troviamo solamente le rituali spiegazioni del provvedimento: – “” Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche …””

Per assaporare “l’acre normativo” non sono richiesti raffinati palati di Democrazia compiuta dal momento che appaiono evidenti le finalità del progetto legislativo ossia quelle di “ammorbidire” le Entità che “non pensano con la testa degli altri” i cosiddetti non allineati, indubbiamente senza intuire che quest’ultimi probabilmente hanno rilevato che la persona “vaccinata” può egualmente rimanere infettata ed a sua volta trasmettere l’infezione ed oltretutto hanno coscienza e conoscenza che non esistono esami e verifiche inerenti gli effetti collaterali a medio e lungo termine del cosiddetto farmaco-vaccino!

Un quadro poco rassicurante ed un errore Istituzionale imperdonabile non tenere nella giusta considerazione tali elementi sociali ed umani e potrei aggiungere che sinceramente tali condizioni creano momenti di complessità ed allo stesso tempo stupore nella percezione degli avvenimenti anche nei confronti di coloro che hanno pubblicato nove testi sul covid-19 o qual dir si voglia Sars-Cov-2.

Nel tentativo di dare chiarezza abbiamo elaborato alcune metodologie di studio ed analisi alquanto semplici ispirate al rispetto delle norme di “Filosofia Giuridica Costituzionale” ed alle Conoscenze Scientifiche in materia di profilassi e terapie innanzi a situazioni sociali gravi e multiformi, illustrate in modo chiaro ed accessibile per chiunque!

L’art.32 della Costituzione Italiana contiene illimitati elementi culturali e scientifici che posizionano il nostro Paese al vertice dei principi di libertà e democrazia, praticamente inattaccabili da eventuali pretestuosi appigli giuridici finalizzati ad inficiare i principi inviolabili dell’uomo: –
“”” La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. “””

Un esempio, come dicevamo innanzi, di grande stile letterario ed umano ove la sublimità è destinata al rispetto della persona, sono valori solidissimi quelli contenuti nella norma Costituzionale, ma sinceramente osservati gli eventi dell’andato era nell’aria che avremmo assistito ad una manovra di aggiramento giuridico, che francamente auspichiamo illusoria, finalizzata ad emarginare e demotivare il pensiero dell’uomo (di cui all’art.21 della predetta Legge Fondamentale) propenso ad una scelta ora più che mai animata a difendere la sua stessa salute ed esistenza oltre al rispetto della persona umana contemplato nella Costituzione.

Il decreto legge 105/2021 appare molto simile alle prescrizioni emanate nei confronti di persone pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, nelle fattispecie della sorveglianza speciale: – Divieto di frequentare locali pubblici, spettacoli etc… in concreto mirano ad “indurre i pensatori” a cambiare idea indossando una vetusta maschera che probabilmente nasconde “l’obbligatorietà alla vaccinazione”.

Perché il Governo non dovrebbe garantire la libertà di espressione delle persone che hanno scelto di non sottoporsi alla somministrazione del presunto farmaco contro la Sars-Cov-2, probabilmente per tutelare la salute pubblica ma può farlo con altre modalità non tollerando l’oscurantismo e di conseguenza discriminare il contraddittorio sociale!

Come abbiamo potuto constatare nel corso del nostro ragionamento non abbiamo utilizzato l’epiteto “vaccino” per evidenti motivi scientifici, sociali e giuridici dal momento che alcuni approfondimenti e studi di natura scientifica inerenti il Covid-19 hanno evidenziato un ventaglio di teorie e nozioni tecniche abbastanza esaustive su come viene realizzato un Farmaco o qual dir si voglia “vaccino” che generalmente viene impiegato per scopi preventivi: –
a). Efficacia e sicurezza del Farmaco; b)- L’Iter di sviluppo e approvazione di un farmaco; c)- progettazione e sviluppo di un farmaco; d)- sicurezza ed efficacia dei farmaci.
Quattro scuole di pensiero scientifiche a confronto su argomento unico ed incredibilmente tutte convergono sulle modalità e tempi di realizzazione di un Farmaco qualsiasi ivi compreso il cosiddetto “Vaccino”!

La scienza e cioè il risultato di attività delle propensioni teoriche del pensiero realizzate sul piano pratico si offre all’uomo quale elemento di riferimento temporale dal momento che non raramente alcune certezze scientifiche sono state superate dagli eventi del futuro ma nondimeno siamo coscienti che in assenza di tali processi dinamici decade l’appellativo scienza e subentrano le “ipotesi o teorie scientifiche” …

Tuttavia la “scoperta di un farmaco” prevede moltissime attività umane e scientifiche che iniziano dalla creatività dell’uomo non raramente ispirato anche emotivamente da una “irritante patologia” o quant’altro, non eccezionalmente la realizzazione e creazione di un farmaco richiede la presenza di un ricercatore o scienziato: – Monod rivolgendosi al mondo scientifico lodava “i candori degli sguardi nuovi che illuminavano il paesaggio scientifico”, elemento che stigmatizza la creatività dell’uomo non necessariamente impegnato in quella osservazione, ovviamente restano evidenti e salde tutte quelle attività e tempistiche che garantiscono non solo la efficacia ma egualmente anche la sicurezza del farmaco.

Fra le prime attività, delle numerose intraprese, debbono essere esaminate le alterazioni biochimiche e cellulari di elementi finalizzati a prevenire, modificare ed individuare prima ed avvalorare poi la validità del farmaco, che comunque verrà modificata molte volte per raggiungere l’aspetto ideale che oltretutto richiederà grandi solidità selettive anche in considerazione della incidenza su altri organi collaterali.

I primi passi così denominati sperimentazioni Precliniche riguardano lo studio dei preparati vaccinali su animali individuati per fornire informazioni sulla tolleranza, risposta immunitaria, efficacia protettiva e capacità d’azione. È abbastanza chiaro che tali osservazioni e studi richiedono oltretutto tempi non brevi equivalenti in mesi o anni per verificare la reattività del farmaco ivi compresi gli effetti collaterali.

La sperimentazione su soggetti umani i noti Studi Clinici a loro volta sono articolati in TRE Stadi ed esclusivamente su persone che abbiano espresso il pieno consenso dopo aver appreso gli eventuali rischi sugli effetti che tale sperimentazione potrebbe erompere:
Il Primo Stadio è limitato ad un numero esiguo di persone sane (alcune decine) ai quali verranno somministrate quantità diverse del presunto farmaco al fine di verificare la sicurezza e tollerabilità intesa come frequenza e gravità degli effetti collaterali.
Nel Secondo Stadio aumenteranno il numero delle persone fino ad un massimo di 100 individui ai quali verranno somministrate diverse quantità di dosi per studiare gli effetti sia in termini di effetti tossici che di immunogenicità;
Il Terzo Stadio vedrà il coinvolgimento di centinaia o qualche migliaia di persone solitamente selezionati per provare l’efficacia del vaccino su larga scala.
Dopo queste dinamiche di osservazione, studio e sperimentazioni primarie finalizzate a dimostrare la efficacia e la sicurezza del presunto medicinale, l’azione si sviluppa nel raccogliere dati insieme a quelli sulla sperimentazione degli animali per corredare la richiesta di approvazione del farmaco presunto all’AIFA per l’Italia ed EMA per l’Europa…

L’intero processo di realizzazione di qualsiasi farmaco (Vaccini inclusi) richiede un tempo normale da 7 a 10 Anni.

Nel quarto ed ultimo stadio e cioè dopo l’approvazione del farmaco in generale la Casa Farmaceutica produttrice è tenuta ad ispezionarne l’uso ed eventualmente riferire tempestivamente gli effetti collaterali indesiderati non rilevati precedentemente. Nella eventualità che gli effetti indesiderati superano la soglia della sicurezza gli Organi Competenti hanno facoltà di ritirare l’approvazione per potenziali e gravi effetti collaterali.

La domanda che appare inevitabile sui cosiddetti “vaccini” anti Covid-19 o qual dir si voglia SARS-Cov-2 è questa:- ““ Sono stati sperimentati adeguatamente come prevedono i famosi protocolli di cui sopra?””

Rispondiamo evidentemente no! Dall’insorgere della infezione al presunto “vaccino” sono trascorsi solamente alcuni mesi e pertanto gli elementi essenziali del ”Farmaco-Vaccino” quali gli effetti collaterali a medio e lungo termine non sono stati realmente valutarli e documentati, quali (trombosi, pericarditi, miocarditi e patologie autoimmunitarie)

La urgenza della epidemia e le “inquietudini” delle Case Farmaceutiche non debbono influenzare le Istituzioni Nazionali, ovvero la politica del nostro Paese, poiché avevamo ed abbiamo le protezioni per difenderci dal virus (Mascherina, Distanze, Anticorpi Monoclonali ecc.) senza peraltro utilizzare i variopinti colori delle zone che purtroppo come abbiamo potuto constatare hanno contribuito a provocare immani disagi e non un contrasto efficace contro il virus.

Un articolo pubblicato il 10 c.m. riporta alcune affermazioni di Robert Malone considerato l’inventore della tecnologia dei vaccini a mRNA:- “sono vaccini utili per i fragili ma la vaccinazione di massa è follia che prolunga e aggrava la pandemia”, inoltre “i richiami universali ad intervalli di 6 mesi, producono ognuno piccoli rischi che possono sommarsi in grande rischio”

Il Psichiatra Prof. Meluzzi rivolgendosi ad un “equilibrio endemico” fra le altre cose esprime: – “” Sarebbe così soltanto se fossimo davanti ad uno scenario solo sanitario. Se invece ancora non fossero raggiunti gli obiettivi industriali, produttivi, finanziari, politici bisognerebbe sparare il Covid-21 con più elevato indice di letalità? “””

Evidentemente ormai la “preoccupante insicurezza” ha raggiunto livelli insostenibili tali che l’apparizione de “fantasma lucrativo” può avvenire in qualsiasi momento per generare sospetti su una grande verità che si nasconde nelle ombre della ipocrisia politica e scientifica: –

La prima visibilmente non ha saputo individuare le consulenze adeguate per fronteggiare il problema “epidemia/pandemia” … mentre la scienza in particolare quella relativa ai “megafoni televisivi” non ha avuto il coraggio di ammettere che i virus in generale sono “entità biologiche” che non raramente sfuggono alla conoscenza umana e necessitano tutti gli sforzi immaginabili per fronteggiare il problema dal punto di vista “endemico” e non “pandemico”, pertanto dobbiamo necessariamente approfondire la scienza con le stesse modalità utilizzate per creare gli antibiotici contro i batteri ed altrettanto concretizzare la creazione degli “antivirali” contro i Virus.

Alcuno deve dimenticare che queste “entità biologiche” sono sulla Terra da oltre TRE Miliardi di anni e vivere questo incredibile tempo sul Pianeta dimostra la complessità di questi esseri biologici, tuttavia tali riflessioni e considerazioni non giustificano completamente le contraddizioni e le esitazioni registrate in merito alle errate deleghe istituzionali, sociali e la insufficienza dei controlli per il rispetto delle normative anti Covid-19.

Oltretutto l’interpretazione giuridico-sanitaria predominante è tendenzialmente fallace in merito al “presunto vaccino” dal momento che protende a curare una persona affetta da patologia e non a prevenire la malattia, mentre nella realtà la preponderanza delle persone da sottoporre a profilassi sono di sana costituzione fisica e psichica e pertanto non è ammissibile che la eventuale somministrazione di un farmaco non altamente sicuro potrebbe provocare un effetto patologico.

Questo aspetto è particolarmente determinante dal momento che la Corte Europea dei Diritti Umani con sentenza del 9 luglio 2002, nr.42197/98 emanava: – “Come trattamento medico non volontario, la vaccinazione obbligatoria costituisce un’ingerenza nel diritto al rispetto della privacy, garantito dall’art.8 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”.
Inoltre, nella Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa del 28 gennaio 2021 sollecita gli Stati Membri e l’Unione Europea ad “” assicurarsi che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno subisca pressioni politiche, sociali o di altro tipo per vaccinarsi, se lui o lei non vuole farlo personalmente ed ad assicurarsi che nessuno sia vittima di discriminazione per non essere vaccinato “””
Per distrarci un momento dal diritto giurisprudenziale ed inoltrarci nuovamente nella scienza ed in particolare sugli “Anticorpi Monoclonali” accennati precedentemente, i quali rappresentano come già iscritto e pubblicato sin dal novembre 2020, uno dei farmaci rivoluzionari del presente e del futuro che probabilmente ci consentiranno di curare e prevenire moltissime patologie ivi compresi i tumori ed in questo caso anche il Covid-19.
Un argomento molto interessante oggetto di moltissime sperimentazioni a livello globale con esiti molto positivi ed in alcuni casi i risultati positivi sono stati sorprendenti al 100%, come nel Nosocomio Italiano di Cisanello in provincia di Pisa ove su 22 malati di Covis-19 sono tutti guariti, di cui avevamo chiesto lumi al Presidente della Repubblica, al Ministro della Salute ed altre Entità Istituzionali, già nel decorso mese di aprile giacché su 40.000 dosi acquisite ne erano state somministrate solamente 2000!
Tuttora non si comprende per quale ragione gli “Anticorpi Monoclonali” non hanno avuto “successo” sulla Politica Nazionale e sulle Case Farmaceutiche sia per interventi terapeutici che di profilassi (preventivi) dal momento che potevano essere somministrati (in via sperimentale) anche su pazienti in rianimazione e quelli affetti da patologie pregresse.
Nel concreto si è verificato che l’uomo comune è stato indotto a “pensare” fra le emotività del momento, che l’unico elemento per combattere la pandemia era l’imminente vaccino e che questi ci avrebbe consentito di riprendere le “stupide abitudini” e cioè gli “ammassamenti umani”. Quando questo “caposaldo” non ha tenuto poiché la stragrande maggioranza dei cittadini hanno preso coscienza che quel farmaco non era sperimentato adeguatamente e non così efficace, non rimaneva che giocare la carta estrema (prima dell’obbligatorietà) e cioè quella del “Green Pass” che avrebbe consentito di andare ovunque previa somministrazione del presunto vaccino!
È del tutto evidente che nell’arte del governo erano esenti o incerti i modelli di competenze sulle complessità scaturite da avvenimenti epidemici, aspetto molto grave che condurrà per tutto il periodo sino ad oggi ad incertezze, indecisioni ed in alcuni momenti anche forme di panico sociale, oltretutto tuttora non individuato dalle Istituzioni centrali e periferiche, addirittura nella incertezza incombe anche una palese carenza di razionalità scientifica dal momento che si vogliono “vaccinare” finanche i giovani e giovanissimi ed anche coloro affetti o già contaminati dal virus.

Nelle passate edizioni e pubblicazioni più volte con grande insistenza e puntigliosità siamo intervenuti sul contagio dall’animale all’uomo in particolare gli animali cosiddetti di affezione (cani, gatti e non solo) in questa materia esiste il più assordante silenzio di tutta la storia Covid-19, probabilmente finalizzato ad esorcizzare il grande problema di contagio che ancora le Istituzioni, la politica ed il mondo scientifico si ostinano ad ignorare, oltretutto nei cortometraggi televisivi assistiamo tuttora ad esempi deviati di bambini, uomini e donne che baciano gli animali anzidetti sulla bocca esponendosi pericolosamente non solo alla infezione Covid-19 ma anche ad altre patologie (alcune molto gravi e letali) già accertate dalla scienza Zoologica.
Mi domando come è possibile che all’uomo Italico viene ordinato di indossare la mascherina ed esibire il “” Green Pass “” mentre i cani in particolare frequentano qualsiasi locale al chiuso (senza protezione alcuna)… Sono ormai circa DUE anni che attendo invano una risposta dalle cosiddette menti eccelse della Scienza, della Politica e delle Istituzioni, in particolare l’aspetto più irritante è il deludente silenzio del mondo intellettuale che probabilmente oramai è in fase avanzata di atrofizzazione!

Sembra incredibile ma è quello a cui assistiamo ogni giorno nella più assoluta incoscienza ed indifferenza, probabilmente non potranno più nasconderlo allorquando gli eventi, come accaduto per i “visoni”, daranno certezze evidenti che uno dei probabili veicoli di contagio del Covid-19 potrebbero essere gli animali cosiddetti di affezione.
Come possiamo notare la complessità sociale e scientifica della materia è tale che finanche le massime Corti Europee e Nazionali emettono sentenze in sequenza con elementi di interpretazioni non coerenti ed in alcuni casi contradittorie.
Crediamo sia opportuno e doveroso per chiunque informare la opinione pubblica ovvero il cittadino “con i dovuti modi” che questa ed altre epidemie/pandemie diverranno inesorabilmente sempre più frequenti ed endemiche nell’uomo dal momento che il suo deviato comportamento ha creato le “condizioni ideali” per agevolare infezioni e quel “salto di qualità” fra l’animale e l’uomo sempre più frequenti in aree geografiche più o meno limitate ma che potrebbero potenzialmente ed improvvisamente trasformarsi in pandemie globali in pochissime ore con i mezzi di trasporto aerei, navi, treni ed autovetture, come quella avvenuta recentemente e che tuttora è in evoluzione.
È del tutto evidente che innanzi a questi elementi scientifici e reali non è semplice pronunciare l’appellativo “No Vax” ma appare altrettanto naturale e saggio enunciare … fermiamoci un attimo a meditare e pensare su quello che stiamo compiendo …
Che il futuro ci sia amico”.

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