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Grotte di Castro, scenari nuovi per borgo e territori antichi, una comunità immagina il suo futuro

GROTTE DI CASTRO (Viterbo)- Il Comune di Grotte di Castro affacciato sul lago di Bolsena, nell’alto viterbese, nel marzo 2022 ha partecipato all’avviso pubblicato dal Ministero della Cultura e riguardante la proposta di attività ed interventi per favorire la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici finanziabili con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Unione Europea “Next Generation” candidando il progetto “Scenari nuovi per borgo e territorio antichi. Una comunità immagina il suo futuro”.
Il paesaggio naturale, quello storico urbano, l’archeologia etrusca, i beni culturali legati all’acqua, l’identità e l’economia locali sono i temi attorno ai quali si concentra il progetto di rivitalizzazione del borgo e delle realtà del suo territorio. Il recupero materiale e d’uso di alcuni edifici e spazi pubblici urbani ed extraurbani, la definizione di percorsi ciclopedonali di collegamento tra il borgo antico e le sponde del lago, l’avvio di un processo di rigenerazione urbana e culturale con il coinvolgimento attivo della comunità locale, l’applicazione di una strategia di comunicazione e promozione del territorio, la valorizzazione dei beni e delle reti culturali presenti e da costruire sono tra le azioni previste dal progetto per rispondere alle richieste del contesto in cui esso si cala e colmare le carenze che sono state evidenziate nella fase di analisi dei dati e di confronto con l’Amministrazione. Dette azioni sono il mezzo per il raggiungimento di quegli obiettivi che, pur appartenendo a molti casi analoghi in Italia, a Grotte di Castro assumono un carattere specifico dettato da un’aderenza sostanziale al contesto.
Qui è una priorità rafforzare la relazione fisica e culturale materiale e immateriale tra il borgo, il territorio ed il lago grazie a due percorsi tematici ciclopedonali che si svilupperanno lungo le necropoli etrusche di Vigna La Piazza, Centocamere, Pianezze e lungo i manufatti legati alle acque della Fontana grande, i lavatoi de “Le Picelle” e “Le Fontane”, gli edifici delle pompe idrauliche; un’offerta così strutturata consentirà di intercettare le presenze del turismo lacuale molto sviluppato nell’ambito geografico di riferimento creando nel medio e lungo termine ricadute economiche nei settori dei servizi dell’accoglienza, dell’ospitalità e della ristorazione.
Qui è necessario favorire il processo di rigenerazione sociale e culturale della comunità locale che guidato da figure esperte vedrà il costituirsi di una casa della comunità nel cuore del borgo dove segnalare esigenze, proporre soluzioni per sopperire alle mancanze strutturali del territorio e definire una visione del futuro in questi luoghi; questo, la disponibilità di imprese locali a far conoscere le proprie realtà economiche ai giovani ed infine l’attivazione di un corso di formazione dedicato alle tecniche di intervento sulla pietra tufacea lavorata a fini edilizi consentirà di aprire nuovi orizzonti di crescita sociale ed economica ai diversi gruppi della comunità sia attraverso un recupero dell’identità locale e quindi delle tradizioni e dell’artigianato e sia attraverso la definizione di nuove prospettive di lavoro per i giovani nei campi dell’agricoltura, della trasformazione dei prodotti di qualità dell’area e dell’edilizia specializzata nei beni culturali.
Infine qui, dove natura e storia si fondono in una sintesi perfetta fin troppo discreta, la Via Francigena attraversa il territorio non facendo in alcun modo da eco al borgo e la bellezza dei paesaggi agricoli e boschivi delle pendici vulcaniche è scoperta solo dai pochi turisti che lasciano la costa lacuale per una passeggiata inusuale, è fondamentale valorizzare i beni culturali e naturalistici attingendo alle più moderne tecnologie di divulgazione, tessendo reti di relazioni con sistemi culturali tematici e enti di ricerca e promuovere il territorio dotandolo di tutti gli strumenti utili ad una comunicazione efficace, accattivante e diversificata che veicoli tutte le informazioni utili a garantire un’eccellente assistenza turistica.

Il progetto così sintetizzato è risultato assegnatario del finanziamento per un importo di € 1.600.000,00 con Decreto del Segretario Generale per l’attuazione del P.N.R.R. n. 453 del 07.06.2022, ottenendo il primo posto tra tutti i candidati della Regione Lazio.

L’importante risultato è stato raggiunto grazie all’opportunità colta dal Sindaco Piero Camilli e all’attiva collaborazione instauratasi tra il personale degli uffici comunali e l’Arch. Emanuela Todini incaricata dell’ideazione del progetto e coordinatrice di un gruppo di lavoro più ampio composto da:
• Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale;
• Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Sociali Politiche e Cognitive;
• Associazione Nazionale Architettura Bioecologica (Brescia)
• Associazione Semi (Roma);
• Studio 21 Snc (Siena);
• Studio di Architettura Claudio Carocci (Grottaferrata, RM).

Le attività del progetto sono state già avviate ad ottobre ed alcune di esse avranno visibilità pubblica dalla prossima primavera come il convegno internazionale di tre giorni che l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche organizzerà a Grotte di Castro a marzo in concomitanza con la “Giornata mondiale dell’Acqua”, dedicato alla salvaguardia del cosiddetto “oro blu” e del patrimonio culturale ad esso legato e alla sensibilizzazione, in particolare, delle giovani generazioni.

APPROFONDIMENTO (estratto dal testo candidato)
Il raggiungimento degli obiettivi del progetto passa per slogan che descrivono sinteticamente l’ambito di azione.
1. dal borgo al lago lungo le vie della storia e dell’acqua (punti e linee dei percorsi culturali)
Punto di forza del progetto è il collegamento del borgo con le sponde del lago. I tracciati previsti, anch’essi ciclopedonali, dal borgo si svilupperanno uno in direzione delle aree archeologiche delle necropoli di Vigna la Piazza, Centocamere e Pianezze, proseguendo fino al lago e l’altro raggiungerà alcuni manufatti legati all’acqua tra cui i lavatoi “Le Picelle” e Le Fontane, i mulini e le pompe idrauliche; i collegamenti tra le parti potranno essere garantiti anche grazie l’ausilio di mezzi ecologici in affitto (es. bici con pedalata assistita, monopattini elettrici) e messi a disposizione dal Comune come navette elettriche che facilitino gli spostamenti di categorie fragili. Fa da corollario a questa principale idea progettuale la serie di interventi puntuali di manutenzione ordinaria, straordinaria e di ristrutturazione edilizia (cfr. Art. 3 D.P.R. 6 giugno 2001,
n. 380) concentrati nel borgo storico al fine di rendere più efficienti, ospitali ed attrezzate alcune strutture culturali quali il Museo Civita e la biblioteca, l’Ufficio Turistico e la Casa della Comunità (centro polivalente) nelle stanze dell’ex Museo; i primi due edifici sono già saldi riferimenti per la comunità mentre gli altri potranno diventare essere sfruttati per l’organizzazione di attività e l’accoglienza dei flussi turisti.
2. dal cantiere temporaneo all’attività stabile (scuola di teoria e pratica di scuola)
Caratterizzante il progetto è la scelta di promuovere un corso di formazione dedicato alle tecniche di intervento che riguardino la pietra tufacea lavorata a fini edilizi (es. locali ipogei, edifici arroccati, ecc.); l’idea di preparare profili professionali esperti in questo particolare ambito nasce a seguito della programmazione della riqualificazione del “costone nord” della rupe; la formazione sarà un’occasione per indirizzare i giovani verso sbocchi lavorativi anche nei settori del recupero dei beni culturali ed ambientali.
Si legheranno a quest’attività gli interventi puntuali di manutenzione ordinaria, straordinaria e di ristrutturazione edilizia della zona nord del borgo dove si aprono nella rupe tufacea numerose cantine storiche private; l’area, in condizioni di degrado, rappresenta una sintesi perfetta del territorio dove pietra naturale e mano dell’uomo hanno trovato un felice compromesso compenetrandosi. Anche questi casi potranno rappresentare cantieri-scuola utili alla formazione.
3. dalle mani alla comunità (identità locale, artigianato e arte)
Perché sia la Comunità ad esprimere i propri bisogni e a raccontare come vede il proprio futuro in questo territorio si avvierà un cammino di rigenerazione urbana culturale e sociale guidato da figure esperte dedicate al fine di creare occasioni di ascolto e dialogo con tutte le componenti della comunità locale, stimolando all’esternazione dei diversi desiderata e alla definizione di soluzioni tangibili atte al soddisfacimento degli stessi in avvenire. L’attività sviluppata in più anni e attraverso diversi sistemi di coinvolgimento e confronto si svolgerà in parte all’interno delle stanze dell’ex Museo trasformato in Casa della Comunità (centro polivalente) che in futuro potrà accogliere anche attività di ricerca riguardanti temi come l’identità locale, le forme dell’artigianato, le lavorazioni dei prodotti locali (es. lavorazione dei torselli, della canapa, ricamo dei tessuti, produzione dei vini “carcerati”, ecc.).
4. dal campo al desk (attività economiche e nuovi mercati)
Partendo dalle realtà economiche del territorio il progetto propone di sperimentare una forma di promozione del territorio e di occupazione lavorativa che trovi forza nelle realtà già presenti richiamandole al reciproco sostegno; grazie alla disponibilità d alcune aziende, si intende sviluppare una sorta di “doppio circuito virtuoso” quello del turismo esperienziale cui saranno invitate a partecipare le aziende locali impegnate a vario titolo nell’accoglienza e nella ristorazione al fine di costituire un sistema ricettivo che soddisfi le richieste sempre più numerose di momenti di vacanza e relax all’insegna del contatto umano con le realtà locali e dello svolgimento di attività manuali in collaborazione con i residenti; rientrano nelle intenzioni i momenti di visita alle aziende agricole del territorio che sposando l’idea di circuito condurranno nei campi, nelle strutture produttive, e nel loro lavoro i turisti residenti nelle strutture ricettive locali; un passaggio ulteriore sarà quello di avvicinare i giovani al lavoro agricolo in occasioni che potranno essere organizzate sia durante l’anno scolastico in collaborazione con le scuole che durante le vacanze estive con le attività di “campi-scuola” dedicati.

5. dalla piazzetta al mondo (comunicare in molti modi)
La totale assenza di una studiata linea di comunicazione e promozione del territorio verso l’esterno consente di fatto di poter realizzare un prodotto calzante e davvero nuovo perché non asservito a qualcosa di esistente; l’idea parte dalla creazione di un portale web trasformabile anche in una app web based che diffonda spot promozionali, racconti ed interviste di persone del territorio, approfondimenti scientifici, informi su eventi e manifestazioni organizzate nel territorio ed in cui trovino spazio anche le realtà economiche locali; una serie di video-racconti brevi legati da una sceneggiatura potranno rappresentare uno speciale appuntamento da pubblicare in modo cadenzato sui social network (es. Instagram, Facebook, Tik tok, etc.) per fidelizzare gli utenti e amplificare il palcoscenico on line; naturalmente tutto ciò non potrà che necessitare di un palcoscenico e da qui la ricerca mirata e l’iscrizione a quotati portali on line che si occupino di diffondere iniziative di natura culturale, sociale ed economica come reti tematiche riguardanti mete turistiche, attività scientifiche, accoglienza e ristorazione; a questo potranno aggiungersi il raggiungimento di certificazioni e marchi di qualità da parte delle singole imprese che potranno così entrare a far parte di circuiti selezionati e partecipare a fiere nazionali ed internazionali veicolando di fatto anche l’immagine del borgo e del suo territorio.

LINEE DI AZIONE, INTERVENTI E REFERENTI
Così come previsto dall’Avviso pubblicato dal Ministero della Cultura, il Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale del Comune di Grotte di Castro prevede più linee di azione articolate secondo diverse tipologie di intervento.

AZIONE “A” – Realizzazione / potenziamento di servizi e infrastrutture culturali
Le attività rientrano nei servizi di architettura e ingegneria prevedendo la progettazione di interventi edili su edifici comunali e aree urbane di pertinenza degli stessi con particolare attenzione al superamento delle barriere architettoniche.
Gli interventi previsti sono in breve:
A1 – Qualificazione della Biblioteca comunale “Mons. Antonio Patrizi” e del Museo Civita
A2 – Riqualificazione e allestimento dell’Ufficio Turistico
A3 – Recupero e allestimento della Casa della Comunità negli spazi dell’ex Museo Referenti: Arch. Claudio Carocci – Arch. Emanuela Todini

AZIONE “B” – Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale
L’azione sviluppa i temi della tutela e della valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale creando sia occasioni di scambio scientifico e di ricerca in situ invitando esperti italiani e stranieri, sia realizzando prodotti per la consultazione attraverso diversi dispositivi, di testi, immagini, video e modelli digitali immersivi che veicolino gli aspetti salienti della cultura e dei manufatti legati all’acqua.
Gli interventi previsti sono in breve:
B1 – Organizzazione di convegni nazionali e internazionali sui temi “Acqua e patrimonio culturale”, “Acqua e il suo uso sostenibile”
B2 – Sviluppo di contenuti digitali da impiegare nella strategia di valorizzazione delle aree museali e archeologiche etrusche e dei manufatti storici legati all’acqua
Referenti: C.N.R., Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale – Comunità montana “Alta Tuscia del Lazio”

Nella linea di azione “B” si inseriscono inoltre tre realtà economiche locali che rappresentano un virtuoso esempio di capacità aziendale e sensibilità culturale e ambientale. Ognuna conserva nel proprio operare l’attenzione all’ambiente e la conservazione del patrimonio immateriale del territorio. Tutte hanno aderito al progetto in forma gratuita offrendosi di aprire al pubblico le porte della propria azienda organizzando visite guidate per adulti e ragazzi.
Le realtà economiche partner del progetto sono
Consorzio Cooperativo Ortofrutticolo Alto Viterbese (C.C.OR.A.V.) Azienda Agricola Camilli Vincenzo Azienda Agricola San Prospero

AZIONE “C” – Realizzazione di iniziative la partecipazione culturale e per l’educazione al patrimonio delle comunità locali Le attività rientrano nei servizi di natura didattico-divulgativa rivolti a fasce di utenti in età scolare, all’interno delle scuole, al fine di sensibilizzare bambini e ragazzi sulle tematiche del vivere spazi e architetture sane e naturali, conservare le risorse naturali e costruire in modo sostenibile.
Gli interventi previsti sono in breve:
C1 – “Corsi d’acqua, per un uso sostenibile” incontri nelle scuole locali
C2- “Ri-Corsi di pietra, per un’edilizia sostenibile” incontri nelle scuole locali
Referenti: Associazione Semi – Associazione Nazionale Architettura Bioecologica

AZIONE: “D” Realizzazione di attività per il miglioramento e la razionalizzazione della gestione di beni, servizi e iniziative Nel progetto, anche grazie al percorso di rigenerazione urbana, è prevista la verifica di un modello per l’accoglienza turistica e lo sviluppo locale che si imposta sulla costruzione di due circuiti che hanno punti di contatto nella promozione reciproca: circuito del turismo esperienziale e circuito delle aziende agricole.
Per avviare questi “circuiti virtuosi” il progetto si avvale della disponibilità di due realtà economiche: Azienda Agricola Vincenzo Camilli
Home restaurant di Eramo Fabiana

AZIONE “E” – Realizzazione di infrastrutture per la fruizione culturale-turistica
Nello specifico le attività rientrano nei servizi di architettura e ingegneria prevedendo la progettazione di interventi riguardanti percorsi urbani ed extraurbani che si avvarranno di consulenze riguardanti gli aspetti della gestione e manutenzione della vegetazione e dell’accessibilità e fruibilità delle aree archeologiche e di altri beni. È prevista la realizzazione di prodotti digitali per migliorare la comprensione e fruizione dei beni archeologici.
Gli interventi previsti sono in breve:
E1 – Recupero del percorso urbano del lato nord della rupe
E2 – Realizzazione del percorso extra urbano delle necropoli e valorizzazione di quello dei manufatti dell’acqua
E3 – Realizzazione di prodotti digitali per la fruizione del Museo Civita e delle aree archeologiche delle necropoli Referenti: Arch. Claudio Carocci – Arch. Emanuela Todini – C.N.R., Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale

AZIONE “F” – Realizzazione di iniziative per l’incremento dell’attrattività residenziale e contrastare l’esodo demografico Il progetto prevede l’organizzazione e la realizzazione di attività di rigenerazione urbana da svilupparsi attraverso la progettazione partecipata. Uno specifico focus sarà dedicato all’analisi del quadro dell’economia locale al fine proporre soluzioni per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Gli interventi previsti sono in breve:
F1 – Avvio del processo di relazione con la comunità locale e gli stakeholders
F2 – Coinvolgimento e co-progettazione con la comunità e creazione di una Casa di Comunità /Community Hub
F3 – Implementazione di strumenti organizzativi, progettuali, comunicativi, utili ad avviare un percorso di gestione autonoma dei processi di rigenerazione da parte delle varie componenti della comunità locale:
F4 – Attività di sintesi e presentazione dei risultati
Referente: Associazione SEMI – Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Sociali Politiche e Cognitive

Un’ulteriore attività riguarderà l’intervento F5 – Scuola di formazione edile sul recupero dei manufatti in pietra; aperta ai giovani del territorio che intendano specializzarsi nel campo edilizio in generale ed in quello del restauro dei beni culturali.

AZIONE “G” – Realizzazione d’azioni di supporto alla comunicazione e diffusione delle informazioni sull’offerta del territorio Lo sviluppo delle attività di comunicazione applicate ai beni culturali e di promozione del territorio prevede l’ideazione e la realizzazione dei prodotti che seguono:
G1 – Brand identity, piano di comunicazione e website
G2 – Storytelling territoriale, shooting e video tematici
G3 – Destination marketing, piano di marketing, indicizzazione web, social media marketing, gestione canali social, partnership strategiche, campagna stampa e mediatica (web e social)

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