Gubbiotto (Confael): “Disagi alla cardiologia di Belcolle”

VITERBO – Riceviamo dal segretario generale della Confael, Egidio Gubbiotto e pubblichiamo la lettera indirizzata al Direttore Generale della Asl, Daniela Donetti: “Con ampia preoccupazione, siamo costretti ad affrontare nuovamente i gravosi problemi della U.O.C. di Cardiologia dell’ospedale di Belcolle.

Il problema si pone, in particolar modo, sulla entità numerica del personale sanitario del comparto, Infermieri ed OO.S.S.. Infatti, presso tale reparto ospedaliero sono presenti:
n. 6 poti letto di U.T.I.C. (unità terapia intensiva cardiologica), quindi ad alta intensità assistenziale;
n. 8 posti letto di Emodinamica, a media intensità assistenziale;
n. 14 posti letto di cardiologia.
Per un totale di n. 28 posti letto.
Ebbene, presso tale UOC sono presenti soltanto n. 20 Infermieri e n. 03 O.S.S., che di conseguenza comportano n. 04 Infermieri di mattina, n. 04 Infermieri di pomeriggio e n. 03 Infermieri nel turno notturno, mentre in 03 O.S.S. non coprono neanche i turni giornalieri..
Spero sia noto alla S.V. che, soltanto per l’U.T.I.C. dovrebbero essere presenti tre Infermieri per turno, quindi ne rimarrebbe una unità soltanto per i restanti otto p.l. di emodinamica e quattordici p.l. di cardiologia e ciò viene aggravato anche dalla carenza di operatori di supporto. Ma non bastando questo, gli Infermieri sono costretti anche a turni di reperibilità per l’emodinamica che insieme a quanto suddetto si determina un sovraccarico di lavoro, che definirlo soltanto eccessivo sfocerebbe nell’ipocrisia. E mentre avviene questo, qualcuno ha ritenuto opportuno trasferire una Infermiera, senza sostituzione, dove, a nostro parere, non soltanto non esisteva la necessità, ma “scavalcando” chi invece ne avrebbe avuto più diritto. Ma quest’ultimo purtroppo è l’attuale sistema che vige nella A.S.L..
Come per altri precedenti casi, non tenuti in considerazione dalla Direzione Strategica, limitandoci al minimo indispensabile, chiediamo che, in attesa della totale copertura delle necessità che il reparto richiede, con immediatezza vengano rispettati numericamente i seguenti turni:
Mattina, numero cinque Infermieri più due O.S.S.;
Pomeriggio, numero cinque Infermieri più due O.S.S.;
Notte, numero quattro Infermieri più un O.S.S..
Per CONF.A.E.L., non è possibile tacere l’eccesso di ore lavorate che superano notevolmente il centinaio e ferie residue che superano anche i 60/70 giorni. Gli Operatori Sanitari sono lavoratori come coloro che non operano nella sanità, quindi con gli stessi diritti che non possono e non devono essere calpestati da inadempienze che non li riguardano.
A ciò si aggiunge l’ormai cronica e inascoltata deficienza delle divise che, non solo in cardiologia, ma in tutte le UU.OO. oltre che a scarseggiare vertiginosamente non rispettano le taglie, spesso sono rotte e non rispondono alle dovute necessità igieniche, come anche la biancheria da utilizzare per i pazienti.
Auspicando che l’Azienda S.L. di Viterbo decida di ascoltare e rispettare le nostre proteste e proposte, nell’interesse della tutela della salute degli Operatori Sanitari e dei cittadini utenti, si inviano distinti saluti”.

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