I ciclisti Colagè e Superchi al Panathlon club

Finalmente attenuate le prescrizioni anticovid il Panathlon Club di Viterbo ha ripreso le mensili riunioni da sempre dedicate all’approfondimento di una disciplina sportiva. Giovedi 25 scorso presso il Balletti Park Hotel di S.Martino diretto da Luca Balletti, noto cicloamataore, è stata presentata la serata dedicata al ciclismo.
Ma non solo amarcord per la presenza dell’ex campione professionistico Stefano Colagè, ma sorpresa per l’annuncio della recente vittoria al Campionato mondiale di ciclismo amatoriale del vitorchianese Gabriele Superchi nella specialità cronometro individuale.
Ancora atleti della Tuscia in ribalta. Dalla vittoria olimpica di Trapè all’Olimpiade di Roma, passando per Colagè, che, dopo aver indossato la maglia azzurra a Los Angeles 1984, poi passato al professionismo, ha partecipato e vinto gare internazionali, ai classici Grandi Giri di Italia, Francia, Spagna e mondiali con lusinghieri piazzamenti (13°Giro d’Italia 1986, 60°al Tour de France 1993, 53° alla Vuelta de Espana, 30° Milano San Remo 1991). Ha attaccato la bicicletta al chiodo (si fa per dire perché ogni giorno in sella macina kilometri) nel 1998 a 36 anni.
Chi oggi rinverdisce i fasti del ciclismo viterbese è l’amatore Gabriele Superchi, un omone alto e potente che dalle leve delle sue lunghe gambe straccia al cronometro 3500 atleti partecipanti al mondiale provenienti da oltre 50 nazioni. La sua performance con oltre 50 km.di media non è poi tanto lontana da quella del mondiale professionisti vinta dall’azzurro Filippo Ganna giorni fa.
Ha presenziato alla conviviale Pietro Cignini Presidente provinciale Ciclismo che ci ha riferito circa l’enorme interesse che le discipline ciclistiche hanno nel nostro tempo nella Tuscia. Nazareno Valeriani, collezionista di bici d’epoca (ne possiede una quarantina) ha esposto tre biciclette del passato. Una, con la quale partecipa alla Carrareccia, che, per chi non se lo ricorda, è una gara di bici d’epoca che, assieme alla Eroica che si corre in Toscana, è una classica di enduro per amatori, nonché una rara Romeo (una volta costruttore di bici sportive a Roma) caratteristica per le ruote in legno, cambio marcia “manuale” sulla corona, etc).
Come al solito spigliata la conduzione del presidente Panathlon Viterbo Angelo Landi. Nella conclusioni della serata, il v.governatore di Area Stefano Marini Balestra ha ricordato ai cicloamatori presenti ed ai loro dirigenti l’importanza dell’osservanza delle regole del codice della strada nelle sedute di allenamento su strada pubblica.

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