I dati di Legambiente sull’ecosistema urbano, il commento di Francesco Mattioli

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Gentile Redazione, poiché il Vostro giornale, come altri, ha recepito i dati di Legambiente sull’ecosistema urbano e i conseguenti commenti politici che inevitabilmente ne seguono, mi permetto di proporvi alcune osservazioni. Intanto, va detto che i sondaggi non sono mai oggettivi, perché occorre dare punteggi a dei dati, e i punteggi derivano da criteri e valutazioni che sono forse condivisibili dai più, ma sono anche di natura ideologica. Così, accadono cose strane.

Un esempio. Per presenza di PM10, cioè di polveri sottili derivate principalmente dagli scarichi automobilistici, Viterbo è 21 esima, quindi in ottima posizione: ciò significa che a Viterbo l’aria è buona, visti anche i lusinghieri dati sulle altre polveri inquinanti.

Invece, per tasso di motorizzazione (numero di autovetture circolanti) Viterbo precipita al 97° posto; perché? Legambiente considera un alto uso dell’automobile un fattore di inquinamento ambientale, e a Viterbo ci sono troppe automobili.

Mi chiedo allora: se a Viterbo il PM 10 non incide nonostante il gran numero di vetture circolanti, c’é qualcosa che non torna. Non sarà che il tasso di motorizzazione è un indicatore, per vari motivi, inaffidabile? Che celi una forzatura ideologica? Chiederei lumi – su questo – a Legambiente.

D’altronde il problema dell’ambientalismo è complesso: se si vuole, giustamente, rinunciare all’inquinamento da CO2, evitando carbone e petrolio ma anche – e per altri buoni motivi – il nucleare, occorre ricorrere all’eolico, al fotovoltaico e finanche all’idroelettrico, con inevitabili cambiamenti nel paesaggio, sia naturale che storico. Eppure, anche qui c’è chi storce la bocca…E allora?”

Francesco Mattioli

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