di MARIA ANTONIETTA GERMANO –
VITERBO – Ieri, 2 novembre, nell’ambito del festival del fantasy “La Notte di Mezzo – Halloween Il Passaggio” organizzato e promosso dall’associazione Culturale Argot nel quartiere di San Pellegrino, la già famosa NarrAutrice Cristina Pallotta è entrata in punta di piedi nella fiaba ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’ allestita dall’Istituto di Istruzione Superiore F. Orioli” nello storico Palazzo Scacciaricci dove, davanti a un viavai di grandi e piccini, tra chi si siede e ascolta e chi si guarda intorno incuriosito, ha aperto dei fogli dattiloscritti con il titolo“Storie di città”e, come se fosse a teatro, si è tramutata in voce narrante di tre suoi fantastici e originali racconti, due legati alla sua infanzia e il terzo, scritto appositamente per questo evento.
Il primo racconto parte da un vestito di carnevale che ancora conserva nella casa dei suoi genitori e inizia così: “Ero convinta che fosse una dottoressa, la dottoressa Caterina, Caterina de’Medici.. Quado mia madre mi comprò quel vestito di non so quanti anni fa, non avevo mai sentito parlare della nobile casata fiorentina. Avrò avuto sei, sette anni al massimo…” e continua con dovizia di particolari nel ricordo del carnevale, dei negozi di città dove andava con la mamma a fare acquisti. Al termine del piacevole racconto scatta un caloroso applauso!
Il secondo testo è un po’ misterioso…parla di un amore incondizionato…ma presto si scopre che il sentimento di possesso e libertà è centrato su una macchina, quando nel 2010, agosto, aveva appena acquistato la ‘Mini cooper’, verde, bella, da sempre sognata. “Ho avuto tre macchine nella mia vita, ognuna ha accompagnato e scandito una fase diversa della mia vita”. E descrive la loro storia, i giorni tristi e felici che hanno condiviso insieme. E le lacrime versate quando sono state vendute o rottamate. Anche qui applausi a non finire.
Infine ecco l’ultima lettura con un titolo inequivocabile: “Classe seconda B” e un sottotitolo un po’ criptico: “Tra pezzi di vita, diari e barbabietole da zucchero” che non vuole svelare subito l’anima del racconto. Un racconto speciale con il quale ha ricordato il casuale e gioioso incontro, dopo dieci anni, con cinque, no, anzi quattro (perchè uno è assente, ndr) compagni di scuola di allora, incontro che ha portato gioia e nostalgia per l’indimenticabile tempo passato insieme, ed il riconoscersi in un nuovo momento della vita. “Dieci anni pieni di vita. Con diversi periodi non sempre facili, tra batoste e decisioni da prendere. Tra cambiamenti e sconvolgimenti di programmi. Alcuni anche piuttosto recenti. Comunque, siamo sempre in piedi. Un po’ come quei “pini di Roma” che canta Venditti nella sua Notte prima degli esami. E che “La vita non li spezza”. Da qualche giorno, sul nostro telefono, c’è l’ennesimo gruppo whatsapp. Altri due compagni di classe si sono già aggiunti. Ma non è uno dei tanti gruppi che si autodistruggerà dopo un compleanno, un capodanno, o qualche altra ricorrenza da festeggiare. È una chat che resterà e che ci farà compagnia anche se non la useremo tutti i giorni. Sappiamo che c’è, e sta lì. La foto è quella di noi quattro, della settimana scorsa, felici di esserci ritrovati. Accanto alla foto, il nome del gruppo: Classe 2B”.
Una festa, una promessa di non dimenticare, di non perdersi ancora.
L’incontro non poteva che finire con un “brava, brava” .
Nota- Il settimo festival del fantasy organizzato dall’associazione Culturale Argot ha il sostegno e il patrocinio del Comune di Viterbo, assessorato alla Cultura, la Provincia di Viterbo, e la preziosa collaborazione dell’Istituto di Istruzione Superiore F. Orioli”.