I Maneskin ad Acquapendente

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – In attesa del concerto dei Modena City Ramblers, Acquapendente si è goduta Mercoledì mattina l’arrivo del giovane ma già famoso gruppo dei Maneskin. La Piazzetta della Costituente posizionata frontalmente alla Direzione Didattica si è trasformata in una splendida location per un video che andrà ad arricchire la collezione del già gettonatissimo progetto “Teatro d’ira-Volume I” girato nel mese di Maggio presso lo Studio Mulino Recording casa abituale dei rinomatissimi produttori Cesare Chiodo e Francesco Luzzi. Ad attendere il gruppo italiano più irriverente della scena un nutrito gruppo di giovani che hanno fatto da corollario al riuscitissimo tentativo della band romana di raccontare in tempo reale il loro sviluppo creativo. Partito dal singolo “Vent’anni” (disco di platino) e dal brano vincitore del Festival di Sanremo “Zitti e buoni”. L’acclamatissima performance aquesiana è un nuovo importante tassello nella crescita musicale di un gruppo che non ha paura di rischiare. Scrivere interamente “Teatro d’ira” e registrarlo in presa diretta, è la dimostrazione di come non si vogliono scordare tutte le “influenze” dai quali hanno preso radici. Le atmosfere analogiche dei bootleg anni 70, a cui si è unità nell’atmosfera aquesiana la volontà di ricreare una dimensione live vissuta nel loro primo lungo tour tra Italia ed Europa. Assistere a quello che è avvenuto al Mulino Recording per tutti gli appassionati di musica è stato davvero strabiliante. Come un prodotto discografico suonato, crudo, contemporaneo ,capace di rappresentare lo stile sound della band. Davanti ai Maneskin durante il video il Teatro Boni. Quel teatro, che nel disco diventa metafora in contrasto con l’ira del titolo. Lo scenario in cui questo prende forma. Non una collera contro un bersaglio, ma una energia creativa che si ribella contro opprimenti stereotipi. Un catarsi che genera, grazie all’arte, una rinascita e un cambiamento in senso positivo. Chi ha organizzato ha dimostrato comunque onestamente di più. Che innovazione ed idee progettuali fanno cultura ad alto.

 

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