VITERBO – Nuove molecole ambientalmente sostenibili per il contenimento del marciume bruno e dei balanini del frutto in pieno campo; mezzi fisici e parametri di trattamento per la sterilizzazione del frutto in post raccolta; innovazione nella cernita non distruttiva del frutto. Queste le più efficaci azioni nella lotta al marciume bruno della castagna in pieno campo e in impianto di condizionamento e conservazione. Le soluzioni, studiate dagli esperti dell’UNITUS, si sono dimostrate altamente efficaci in quanto applicate in un’ottica di filiera. I risultati del progetto di ricerca SANCAST “Uso di metodi fisici e biologici a impatto zero nella filiera castanicola per garantire qualità e salubrità del prodotto” finanziato da Lazio Innova (Contributo della Regione Lazio), sono stati esposti in un evento in webinar a conclusione del progetto. All’evento, hanno partecipato oltre 50 addetti ai lavori tra accademici, rappresentanti delle principali associazioni di categoria e castanicoltori collegati in streaming. E’ stata l’occasione per esporre i risultati raggiunti in 26 mesi di sperimentazione. Le relazioni degli intervenuti sono integralmente scaricabili dal sito del progetto
“I metodi più efficaci per garantire la qualità delle castagne”, lo studio all’Unitus
Condividi con:
Articoli correlati
-
Unius, il 9 maggio inauguraizone della mostra “Medea ritrovata”
-
“Uniti nella diversità”: il convegno organizzato dall’Unitus e servizio formazione socio-politica della diocesi di Viterbo
-
Strepitoso il concerto del pianista Sandro De Palma all’Auditorium dell’Unitus
-
Conferito al Generale dei Carabinieri Andrea Rispoli un Master Honoris Causa (VIDEO)