I multivitaminici fanno bene alla memoria

Brigham and Women’s Hospital. Harvard Medical School, Massachusetts. Un nuovo studio ha riportato che gli adulti che hanno oltre 59 anni, i quali hanno assunto un multivitaminico tutti i giorni per due anni, hanno ottenuto punteggi più alti nei test di memoria e cognitivi rispetto a coloro che hanno preso un placebo, un raro esempio di uno studio che dimostra che un integratore alimentare potrebbe effettivamente beneficiare le persone sane.

“Il risultato suggerisce che le multivitamine possono essere un approccio sicuro, conveniente e accessibile per la protezione della salute cognitiva dopo una certa età”, ha commentato il dottor Chirag Vyas, epidemiologo psichiatrico presso il Mass General Brigham a Boston e autore principale dello studio, pubblicato giovedì sull’American Journal of Clinical Nutrition. Tuttavia, esperti non coinvolti nello studio hanno avvertito che i benefici erano piccoli e non era chiaro che si traducessero in miglioramenti tangibili nella vita delle persone.

“Lo considererei un risultato promettente, ma non ci scommetterei”, ha commentato Mary Butler, professore associato di sanità pubblica all’Università del Minnesota che ha pubblicato diversi articoli valutando interventi per prevenire il deterioramento cognitivo.

La ricerca faceva parte di uno studio più grande che coinvolgeva oltre 21.000 adulti in età avanzata che aveva con scopo di valutare se gli integratori potessero proteggere da diverse malattie legate all’età, chiamato COcoa Supplement and Multivitamin Outcomes Study (COSMOS). Il nuovo rapporto includeva i risultati di un sottoinsieme di 573 partecipanti, per lo più non di colore e relativamente istruiti, i quali hanno eseguito diversi test cognitivi in presenza.

Sia le persone del gruppo multivitaminico che quelle del gruppo placebo hanno migliorato i loro punteggi cognitivi nel corso di due anni. Comunque, i partecipanti che assumevano la multivitamina hanno mostrato un leggero aumento, con il miglioramento maggiore che si è verificato nei test di memoria.

Lo studio ha anche unito questi risultati ai risultati di due indagini precedenti del COSMOS che hanno testato la cognizione di oltre 5.000 persone per telefono o online. Tra i tre studi, coloro che hanno preso multivitaminici hanno dimostrato un miglioramento costante dei loro punteggi nei test di memoria e nella capacità cognitiva complessiva rispetto alle persone che hanno ricevuto un placebo, ha detto il dottor JoAnn Manson, professore di medicina all’Università di Harvard e co-principale investigatore dello studio.

Gli esperti non coinvolti nella ricerca hanno detto che lo studio era ben progettato: comprendeva un gran numero di partecipanti e utilizzava test cognitivi affidabili. Ma i risultati “sono relativamente modesti”, ha commentato il dottor Hussein Yassine, professore associato di neurologia alla Keck School of Medicine dell’Università della California del Sud. Il dottor Yassine ha aggiunto che affermare che una multivitaminica potrebbe rallentare l’invecchiamento cognitivo di due anni “è veramente eccessivo”. Per giungere a quella conclusione, i ricercatori hanno confrontato le prestazioni del gruppo multivitaminico con i punteggi medi dei test per età. Il dottor Yassine ha contestato quella tecnica, definendo l’interpretazione “fuorviante”.

Anche il dottor Pieter Cohen, internista presso la Cambridge Health Alliance di Boston che studia gli integratori, ha evidenziato che non era chiaro se i lievi miglioramenti misurati nelle persone che assumevano multivitaminici avrebbero un significato. Sarebbe molto più convincente se lo studio avesse scoperto che le persone che assumevano multivitaminici erano meno propense a essere diagnosticate con l’Alzheimer entro una certa età, o potevano vivere in modo indipendente per più tempo, ha detto.

La dottoressa Manson ha convenuto sul fatto che sono necessarie ulteriori ricerche sui multivitaminici, in particolare in gruppi con una maggiore diversità razziale, etnica e socioeconomica. Gli studi di follow-up dovrebbero analizzare chi ha tratto beneficio dagli integratori e perché. È possibile, ad esempio, che i progressi siano stati guidati da persone che prima non assumevano abbastanza di certi nutrienti importanti per la salute del cervello, come la vitamina B12, la vitamina D e lo zinco.

“Io non andrei a concludere che tutti dovrebbero assumere un multivitaminico, penso che dovremmo piuttosto cercare di capire chi trae beneficio dall’assunzione di multivitaminici”, ha detto il dottor Yassine.

I multivitaminici possono essere utili per alcune persone, come ad esempio coloro con patologie che influenzano la loro capacità di assorbire i nutrienti, ha detto il dottor Cohen, ma la maggior parte delle persone sane non ne ha bisogno. “Non consiglierò la multivitaminica per migliorare la memoria basandomi su questi dati”, ha detto.

Lo studio COSMOS, finanziato dai National Institutes of Health e dalla casa produttrice di cioccolato Mars Inc., era originariamente progettato per vedere se le multivitamine o gli integratori contenenti flavonoli del cacao avrebbero influenzato il rischio di malattie cardiache o di cancro. Ma lo studio ha trovato pochi benefici da entrambi gli integratori.

Altri studi hanno in gran parte dimostrato che i multivitaminici non miglioravano la cognizione o prevenivano il deterioramento cognitivo. Ad esempio, in uno studio su quasi 6.000 medici seguiti per 12 anni, coloro che hanno assunto un multivitaminico non hanno ottenuto punteggi migliori nei test cognitivi o di memoria rispetto a coloro che hanno assunto un placebo.

La ricerca ha costantemente dimostrato, tuttavia, che una dieta sana e altri interventi dello stile di vita possono essere benefici per il cervello. Puja Agarwal, epidemiologa nutrizionale presso il Rush University Medical Center di Chicago, ha definito i nuovi risultati “incoraggianti”. Tuttavia, ha aggiunto, “se possiamo soddisfare i nostri requisiti nutrizionali con approcci dietetici, quello dovrebbe essere la prima vera priorità”.

The NYT. What We Know About Multivitamins and Memory. By Alice Callahan and Dana G. Smith

Jan. 18, 2024

Un ciclo periodico di multivitaminici in coloro che non seguono o possono seguire una dieta varia, potrebbe essere utile, in attesa dei risultati di nuove ricerche su questo argomento.

Dr. Giovanni Ghirga

Pediatra

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