I progetti CAPUT MUNDI NEXT GENERATION EU-PNRR della Soprintendenza per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale

VITERBO – Anche quest’anno con soddisfazione la Soprintendenza per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale parteciperà alla XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico con un intervento, sabato 2 novembre prossimo, a partire dalle ore 15:10 circa, sui propri progetti CAPUT MUNDI NEXT GENERATION EU-PNRR. 26 come le edizioni della BMTA. E il titolo scelto per indicare il contributo dell’Ufficio è quanto mai esplicativo. “Etruria futura”, perché si tratta di interventi importanti che servono a dare un’immagine nuova del patrimonio archeologico dell’Etruria e della sua fruizione.

Ben lo si evince scorrendo e analizzando i progetti. Fra cui abbiamo: il restauro e i nuovi percorsi di visita in loc. Campetti a Isola Farnese all’impianto termale romano all’interno del Parco di Veio.

Quello di restauro, messa in sicurezza e valorizzazione dell’abitato palafitticolo sommerso del Gran Carro di Bolsena, attraverso la realizzazione di un innovativo percorso subacqueo, anche per subacquei non vedenti. Stiamo parlando del recente ‘itinerario’ “Toccare il mistero del Tempo”, che verrà presentato in quest’occasione dalla dott.ssa Barbara Barbaro insieme a Gianpaolo Colucci.

Ricordiamo che la Sabap ha siglato un Accordo di Collaborazione con l’Associazione ASDC Albatros progetto Paolo Pinto, scuola subacquea specializzata per non vedenti.

Il restauro dei mosaici e delle pertinenze archeologiche, con il rifacimento delle coperture e la creazione di nuovi percorsi di visita alla stazione di posta romana Mansio Ad Vacanas a Campagnano di Roma, illustrati dal RUP, dott. Daniele Federico Maras, giù funzionario archeologo della Sabap e ora alla guida del Museo archeologico nazionale di Firenze, e dalla funzionaria dell’Ufficio, arch. Gloria Galanti, direttrice dei lavori (DL).

E, su Capena, saranno sempre i funzionari della Sabap VT-EM referenti di zona, arch. Giuseppe Borzillo e la funzionaria archeologa, dott.ssa Biancalisa Corradini a illustrare gli esiti degli scavi all’area archeologica della Civitucola, oggetto di un restauro conservativo e di riorganizzazione dei percorsi di visita. Stessa operazione anche per l’Antiquarium e l’area archeologica di Lucus Feroniae sempre a Capena, dove il restauro conservativo ha portato non solo all’adeguamento degli impianti, ma anche ad una miglioria per una maggiore accessibilità.

Medesima sorte per l’area archeologica di Poggio del Cerro a Piansano, come spiegherà la dott.ssa Corradini: dopo i lavori di scavo, è stata la volta del restauro dei rinvenimenti e della messa in sicurezza del sito, per poi continuare con l’allestimento di nuovi itinerari di visita e fruizione.

Passando alla Tomba rupestre etrusca, anch’essa è stata coinvolta da un restauro conservativo per il consolidamento strutturale, oltre, ovviamente, a una sua successiva valorizzazione.

Così è valso per i resti del Castello di Poggio Civitella ad Arlena di Castro.

E ancora, di nuovo, consolidamento, restauro, adeguamento degli impianti ed allestimento di nuovi spazi espositivi, per la necropoli etrusca di Greppe Sant’Angelo a Cerveteri. Tutto introdotto dalla funzionaria referente di zona, dott.ssa Rossella Zaccagnini.

Venendo a Ladispoli, in Loc. Marina di San Nicola, si parlerà di quanto, si parlerà di quanto fatto sulla Villa di Pompeo per la sua messa in sicurezza.

E che dire del Porto Romano e delle Terme Taurine a Civitavecchia? Consolidamento, restauro e valorizzazione anche per questi beni archeologici, non di secondaria importanza.

Così come non è marginale l’intervento condotto sull’antico porto romano di Seripola ad Orte con annesso rifacimento delle coperture, incluso nel progetto di consolidamento e restauro (come spiegherà la funzionari archeologa di zona, dott.ssa Carlotta Schwarz).

Non da meno i lavori eseguiti a Vetralla in loc. Macchia delle Valli sul santuario rupestre con tempietto di Demetra e in loc. Grotta Porcina nella necropoli rupestre (databile fra la fine dell’età orientalizzante e l’epoca arcaica) e relativa area sacra, dove non solo sono stati terminati gli scavi, ma si è proceduto al consolidamento e alla conservazione delle pertinenze archeologiche. Ora è possibile ideare nuovi percorsi dei visita, organizzando e calendarizzando visite guidate. A spiegare il tutto sarà l’architetto della Soprintendenza, arch. Giuseppe Borzillo.

Dunque una carrellata di progetti Caput Mundi che rispecchiano il vasto programma offerto dalla BMTA: più di 100 incontri per oltre 600 relatori da tutta Italia arriveranno a Paestum, all’ex tabacchificio Next (che risale agli anni Venti), fra il 31 ottobre e il 3 novembre. Un evento in collaborazione con la rivista Archeo.

Quest’ultima è un mensile specialistico ed è la prima rivista in Italia di divulgazione dell’archeologia,

Edita dalla Timeline Publishing srl di Roma, ed attualmente diretta da Andreas M. Steiner, è stata pubblicata per la prima volta nel 1985 sotto la direzione di Sabatino Moscati.

Proprio in questo mese sulla rivista è stato dedicato ampio spazio al progetto PNRR  sul Gran Carro di Bolsena.

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