I ragazzi speciali di Amici di Galiana riportano in vita le antiche carote viola di Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO- Questa mattina, i ragazzi speciali dell’associazione Amici di Galiana hanno compiuto un gesto straordinario piantando i semi delle antiche carote viola di Viterbo, un ortaggio ritenuto perduto da oltre 70 anni. Si tratta di una varietà particolare di carote che nel secolo scorso veniva coltivata esclusivamente dalle suore del monastero di Santa Rosa di Viterbo. Questi ortaggi, una volta raccolti, venivano preparati secondo un’antica ricetta e conservati in vasetti di terracotta. Era prassi dell’epoca servirli come contorno per accompagnare piatti speciali, come il tradizionale lesso misto preparato per il pranzo di Natale.

Il merito del ritrovamento dei semi delle carote va a Paolo Bracaglia, che non solo è riuscito a individuare l’antica varietà perlustrando le campagne della provincia, ma ha anche scoperto la ricetta segreta con cui venivano preparate per renderle un delizioso contorno che era un must sulle tavole dei viterbesi del XX secolo. Bracaglia ha generosamente donato i semi e la ricetta ai ragazzi speciali dell’associazione Amici di Galiana, i quali, dopo aver coltivato le carote, le venderanno per finanziare progetti finalizzati all’autonomia.

“Questi semi erano scomparsi da quasi 70 anni,” spiega Bracaglia, “Fortunatamente sono riuscito a ritrovarli insieme alla ricetta originale, ciò permetterà ai ragazzi, dopo averle coltivate, di prepararle e infine venderle per autofinanziarsi.”

La storia dietro il ritorno di queste carote viola di Viterbo rappresenta non solo un recupero di un pezzo di storia gastronomica locale, ma anche un’opportunità per i ragazzi di Amici di Galiana di apprendere, coltivare e commercializzare un prodotto unico, contribuendo così al loro percorso verso l’autonomia.

Fonte Ansa

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