I restauri del balneum della villa romana di Villa San Giovanni in Tuscia

VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA (Viterbo) – Sono durati alcuni mesi e si sono conclusi poco tempo fa i restauri conservativi dei mosaici pavimentali dei due ambienti del balneum (terme private) della villa rustica di età romana (II a.C.- IV sec. d.C.), sui cui resti fu edificato il paese di Villa San Giovanni in Tuscia. Tornarono fortuitamente in luce in Largo delle Fortezze già nel 1926-1927 durante alcuni lavori edilizi ma furono reinterrati, poi di nuovo nel 1961 durante i lavori per l’adeguamento dell’impianto fognario. All’epoca la Soprintendenza Archeologica dell’Etruria Meridionale decise di procedere al loro scavo e alla successiva installazione di una struttura di protezione in metallo e plexiglass. Grazie a un finanziamento della Regione Lazio ottenuto in risposta al bando “Un paese ci vuole” anno 2019, è stato possibile effettuare un importante e necessario intervento di conservazione e valorizzazione dei mosaici. I lavori sono stati eseguiti dalle restauratrici del “DIBAF-Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali” dell’Università degli Studi della Tuscia, coordinate dalle Professoresse Paola Pogliani e Livia Alberti nel periodo novembre 2020-aprile 2021. Venerdì 27 Agosto alle ore 18.00 in Largo delle Fortezze si svolgerà un incontro organizzato dal Comune in collaborazione con l’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”, nel corso del quale le restauratrici illustreranno alla cittadinanza e a tutti i convenuti le varie fasi delle operazioni di restauro, in cosa essi sono consistiti, quali le modalità adottate e perché, quali i risultati raggiunti. Interverranno il Sindaco Fabio Latini con i saluti istituzionali e un discorso introduttivo, le Professoresse dell’Università della Tuscia-DIBAF sopra citate, alcuni rappresentanti istituzionali della Regione Lazio, i rappresentanti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, la Presidentessa dell’Associazione “Antiqua Tellus”. Il convegno illustrativo sarà anche un’occasione non solo per conoscere meglio la storia della villa rustica romana dalla sua prima fase edilizia fino all’ultimo periodo di vita, e la sua riscoperta dal XIX secolo in poi, ma soprattutto per confrontarsi insieme ad esperti altamente qualificati sull’avviato progetto di conservazione secondo le moderne tecniche di intervento, e per porre le basi di una strategia di marketing culturale per promuoverne la conoscenza. Infatti ai resti archeologici della villa romana è necessario garantire un presente decoroso, ed essenziale prospettare per essi un futuro senza incertezze.

Micaela Merlino

 

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