I Rumeni e il periodo del lockdown

di GIANINA ANDREI-

VITERBO – Sembra che sono davvero sfortunati… A causa della pandemia, i rumeni se ne vanno…
A causa della pandemia, i rumeni devono tornare…  Mentre l’Italia era in zona rossa, molti dei nostri connazionali sono rimasti disoccupati. Cantieri chiusi, pizzerie, negozi, ecc. Chi lavorava con il contratto di lavoro doveva entrare nel diritto di disoccupazione. Con la motivazione che sono una spesa extra, la maggior parte delle baby-sitter e delle badanti sono state licenziate da un giorno all’altro. Per molti romeni l’unica soluzione era vivere di aiuti economici dati dallo Stato: cibo e “reddito di emergenza”.
Dato che le spese erano alte e trovare casa durante una pandemia è un po’ difficile, l’unica soluzione -la più ragionevole- era tornare in Romania. Ci sono stati molti casi di solidarietà tra i rumeni, molti casi “al limite”.
Notando il flusso numeroso dei rumeni di ritorno, le autorità rumene stabiliscono un periodo di quarantena di 14 giorni sotto controllo medico. Dopo il periodo di blocco, molti datori di lavoro italiani chiamano i loro rumeni al lavoro. Molte famiglie chiamano i loro assistenti, rumeni, per i loro anziani… Poiché la Romania è attualmente essa stessa un focolaio di coronavirus, questa volta sono le autorità italiane a imporre l’obbligo di quarantena sotto controllo medico.

Voglio ricordare ai miei connazionali che hanno anche tempo, fino alla fine di settembre, per presentare la dichiarazione di ritorno, il 730. Possono recarsi in qualsiasi CAF di Viterbo.

Nella religione ortodossa l’8 settembre si festeggia Santa Maria (Sfanta Maria mica) e in questa occasione invio un augurio di cuore a tutte coloro che portano il nome di Maria indipendentemente dalla religione, dal colore della pelle, dalla nazione.

Per festeggiare in modo più bello, l’8 settembre vi invitiamo alla Chiesa ortodossa di via Saffi, con il prete Bobita Vasile. Nel bene e nel male uniti siamo una forza! Viterbo è anche la nostra città.

TRADUZIONE IN ROMENO:

Romanii si perioada de lockdown. Pare ca sunt chiar fara de noroc… Din cauza pandemiei Romanii pleaca… Din cauza pandemiei Romanii se intorc… In timp ce Italia era in ” stato di fermo”,  multi dintre conazionalii nostri raman fara munca. Santierele inchid, pizerii, magazine, etc. Cei care lucrau angajati cu carte de munca urmau sa intre in drepturile de somaj. Cu motivatia ca sunt o cheltuiala in plus  badantele, baby-Sitter si colf sunt concediate de la o zi la alta.
Pentru multi unica solutie era sa traiasca din ajutorul si  banii dati de stat, si anume: alimente si  ” reddito di emergenza”
Cum cheltuielile sunt mari si sa ti gasesti casa in timp de pandemie e cam dificil unica solutie si cea mai rezonabila era sa se intoarca in Romania. Nu putine au fost cazurile de soliedaritate intre romani, nu putine au fost cazurile ‘la limita’
Vazand fluxul de romani care se intorc, autoritatile din Romania stabilesc o perioada de carantina de 14 zile sub supraveghere medicala.

Terminata perioada de lockdown multi patroni italieni isi cheama romanii la munca. Multe familii isi cheama badantele, romance pentru batranii lor…

Cum Romania la ora actuala este ea insasi un focar de coronavirus, de  asta data sunt autoritatile italiene care impun obligativitatea carantinei sub supraveghere medicala.

Vreau sa amintesc conazionalilor ca mai au timp si ei, pana la sfarsitul lunii septembrie pentru a si depune declaratia de redit, 730. Pot sa mearga la orice CAF din Viterbo.
In religia ortodoxa pe 8 septembrie sarbatorim Sfanta Maria (mica) si cu aceasta ocazie transmit un ‘La multi ani’ tuturor celor care poarta numele de Maria indiferent de religie, de culoare a pielii, de natiune.
Pentru a sarbatori mai frumos va invitam pe data de 8 septembrie la Biserica Ortodoxa in via Saffi, preot Bobita Vasile.

La bine si la rau uniti suntem o forta!
Viterbo este si orasul nostru.

 

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