“I tramonti di Tinia”, un festival musicale in campagna, unendo natura, musica e solidarietà

DI CINZIA DICHIARA-

VITERBO- Prosegue quest’oggi, in serata, con un concerto eseguito dal pianista Mario Montore, dalla violinista Seina Matsuoka, dal violoncellista Alessio Pianelli e dal Sestetto Stradivari, la terza edizione del Festival di Musica da Camera “I tramonti di Tinia”, il cui titolo allude ai festeggiamenti che gli antichi etruschi erano soliti tenere in onore della loro massima divinità, Tinia o Tunia, forse una sorta di equivalente del Giove romano o del greco Zeus. Il festival ha infatti quale scenario un’ambientazione insolita e decisamente bucolica: la campagna intono al borgo di Sutri, tra boschi e campi coltivati, presso la tenuta- azienda agricola della famiglia del musicista Massimo Spada, suo organizzatore.

  • Maestro Spada, come nasce questo festival?

L’iniziativa ha avuto origine dopo il periodo del covid, nel 2021. Partita come una rassegna a trazione familiare, o poco più, subito ha registrato una sorprendente presenza di pubblico che ci ha indotto a implementare un’edizione di grande professionalità, anche se breve, all’altezza di analoghe iniziative svolte non solo in Italia ma anche, ad esempio, in Francia, ove esiste la tradizione di andare a sentire musica in aziende o in luoghi non strettamente deputati ad essa, valorizzando il mix ideale della grande musica da camera nella cornice del paesaggio della coltivazione biologica.

  • I concerti si svolgono a Sutri, nella tenuta della sua famiglia

Si, abbiamo una produzione di nocciole bio, inserita all’interno di un parco, dunque la biodiversità non manca. Abbiamo inventato questo festival unendovi una musico-diversità, esplorando repertori non sempre celebri e di comune fruizione. E non abbiamo notato differenza di risposta tra brani più battuti e meno consueti, ovvero, la logica vuole che, se il pezzo è bello, non importa che sia conosciuto o meno, funziona sempre. La sua funzionalità, pertanto, non deriva dall’essere celebre o meno. Una scommessa vinta fin dal primo anno, in cui abbiamo proposto dei titoli particolari che il pubblico ha dato segno di apprezzare enormemente.

  • L’edizione in corso?

Anche quest’anno proponiamo un programma variegato il cui tema è Vienna, città simbolo della musica, crocevia culturale, musicale, teatrale, artistico, insostituibile nel panorama europeo.

Passando dal classicismo alla modernità, abbiamo cercato di porre in evidenza alcune figure-chiave di grandi compositori dell’‘800 e del ‘900, quali Haydn, Beethoven, Brahms, Mahler, Schönberg e Korngold. Abbiamo rappresentato tutti i periodi, cominciando da Franz Joseph Haydn (1732-1809) del quale domani sera verrà eseguito il Trio in Mi maggiore n. 44 Hob.XV:28 per violino, violoncello e pianoforte, in programma con il Trio con clarinetto di Johannes Brahms (1833-1897), che pur non essendo viennese di nascita (nasce ad Amburgo n.d.r.) ha vissuto a lungo a Vienna, città a cui deve tutta la sua tradizione compositiva. Chiuderà la serata il Quintetto per pianoforte e archi di Erich Korngold (1897-1957) altro viennese di adozione, di tradizione ebraica, che ha fatto la storia della musica, altresì del cinema.

Mi preme sottolineare che l’appuntamento di sabato 17, ha una valenza di grande solidarietà poiché tutti i proventi saranno destinati ad Alba Onlus, associazione che cura il sostentamento di progetti per bambini ricoverati in lungodegenza negli ospedali.

I carissimi amici ed io ci adoperiamo come meglio possiamo per sostenerla con il nostro contributo, avendola avuta quale partner già lo scorso anno con buoni risultati. Forti di questo successo, abbiamo voluto riproporre anche quest’anno un binomio che si prospetta vincente.

Il programma di questa sera, invece, oltre ai già citati interpreti Mario Montori, Alessio Pianelli e Seina Matsuoka, giovanissima ma straordinaria violinista, vincitrice di concorsi cameristici e solistici, prevede l’esecuzione di Verklärte Nacht, Op. 4 (La notte trasfigurata) di Arnold Schönberg (1874-1951), da parte del leggendario Sestetto Stradivari, uno degli ensemble più famosi d’Italia.

Chiudiamo domenica con la Quarta Sinfonia di Gustav Mahler (1860-1911), autore che ripensa il mondo viennese in chiave moderna, apportando aggiunte personali e provocatorie, in una delle trascrizioni per formazione da camera, realizzate onde permettere l’esecuzione in contesti non sinfonici. L’organico è infatti di 15 esecutori anziché 180.

  • Questo progetto si fonda sulla presenza di una scuola, l’Avos Project

Si tratta di una scuola meritoria, la Scuola Internazionale di Musica “Avos Project” di Roma, sita in Via del Corso 4, che da qualche anno si prefigge di formare gli artisti in modo particolare. Il progetto, il cui obiettivo è il perfezionamento, intende fornire agli allievi la possibilità di esibirsi collaborando con i maestri. Continuamente, dunque, svolgiamo concerti unendoci ad essi, senza fare distinzioni tra maestri ed allievi, anche perché le nostre età sono spesso simili, affinché facciano esperienza sul campo, oltre che nell’aula di lezione.

  • I Tramonti di Tinia è un festival che si compiace di avere un respiro internazionale

Gli artisti quest’anno sono 34; tra di essi, diverse prime parti dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, inoltre i già citati Montuori, Pianelli e la giapponese Matsuoka, il Trio Tharsos, che sta scalando le vette di tutti i concorsi ai quali partecipa, fomato da giovanissimi ma supervirtuosi. Il trio di Brahms sarà eseguito da un parterre di assoluta eccezione, ovvero da Beatrice Rana, la più acclamata pianista italiana del momento, con Kevin Spagnolo al clarinetto e Alessio Pianelli al violoncello, tre artisti imperdibili. Il finale, con Korngold, verrà eseguito dal sottoscritto, da Mirei Yamada, violinista presente in cartelloni solistici e cameristi di rilievo, nonché, per quell’unione tra docenti e allievi che contraddistingue la nostra scuola, da tre dei nostri migliori allievi.

Per quanto riguarda il Mahler di chiusura, l’ensemble sarà diretto da Carlo Rizzari, direttore di livello internazionale, con il soprano Silvia Schwartz, che da anni si distingue sulla scena, sia operistica sia liederistica.

  • Quale risposta ha avuto dal mondo politico e dalle figure che sono preposte a sostenere iniziative culturali di questa portata?

Fin dalla prima edizione questo progetto ha visto la presenza del sindaco della città di Sutri Vittorio Sgarbi, seduto nel pubblico. A conclusione della manifestazione questi è stato talmente soddisfatto che in un secondo momento ha inteso assegnarci il Premio Efebo per la migliore iniziativa culturale dell’anno. Abbiamo così avuto il sostegno del Comune di Sutri, decidendo di aprire la serie di concerti a Bassano Romano. Anche in tal caso il sindaco Emanuele Maggi è stato presente ed estremamente entusiasta nell’accogliere la nostra proposta culturale. I politici pertanto rispondono quando si trovino davanti a proposte importanti.

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