Il 2 settembre “Una rosa in volo con l’Esercito Italiano”

di FEDERICO USAI –

VITERBO – Presentata questa mattina nella sala conferenze della Curia di Viterbo un’iniziativa che vedrà per la prima volta il cuore di Santa Rosa, sorvolare la città di Viterbo e i paesi della Santa, grazie all’Esercito Italiano, a bordo di un NH-90 elicottero in dotazione al terzo reggimento dell’Esercito, utilizzato anche in Afghanistan, per benedire dall’alto tutti i cittadini e i fedeli.

Alla presenza della sindaca Chiara Frontini, del vicario del Vescovo Mons. Luigi Fabbri, del Comandante dell’Aviazione dell’Esercito Gen. Andrea Di Stasio, il capogruppo di Viterbo 2020, Martinengo e di Suor Francesca Pizzaia e Don Emanuele Germani, responsabile comunicazioni della diocesi di Viterbo, è stata illustrata l’iniziativa che domani 2 settembre verso le 10,30 permetterà a tutti di volgere lo sguardo verso l’alto per accogliere l’abbraccio di Santa Rosa.

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra Curia Vescovile e il Comando Aviazione dell’Esercito, a testimonianza del forte legame che unisce i “baschi azzurri” alla città di Viterbo.
Dopo anni particolarmente difficili, con la pandemia e i risvolti della guerra in Ucraina che hanno sconvolto la vita del nostro Paese, il passaggio dall’alto del cuore di Santa Rosa vuole essere un momento di preghiera dal quale si possa ricevere quella spinta giusta per non perdere mai la fede e da essa trarre la forza per superare tutte le difficoltà.

“La processione del 2 settembre – ha affermato don Luigi Fabbri– sarà la processione della ripresa dopo questi due anni così difficili che hanno messo a dura prova tutti, due anni di sofferenza e di dolore. Anche a livello sociale di grande incertezza, la povertà è aumentata, la precarietà è in tante situazioni e tante famiglie. E perciò c’era un grande desiderio di ripartenza, per questo è nata questa idea che è stata subito accolta. Devo ringraziare il Gen. Di Stasio per la sua squisita disponibilità. Questo sarà un messaggio di speranza, questo evento avrà un duplice significato : Santa Rosa ci invita a guardare in alto e volare in alto affinché la vita possa rincominciare e prendere il volo.”

“Vi avevamo anticipato che sarebbe stato un trasporto all’insegna dell’innovazione e della tradizione – ha affermato la sindaca Chiara Frontini – avevamo anche detto che le sorprese non erano finite. Infatti, questa è una novità assoluta e importante, una innovazione che sottolinea ancora di più la religiosità di questa manifestazione. Un’iniziativa davvero molto importante che sottolinea questo sempre più stretto rapporto  tra esercito, amministrazione comunale e diocesi. E’ un aspetto importante perché è una iniziativa alla quale abbiamo collaborato anche grazie al supporto e al ruolo che ricopre il consigliere Martinengo. Abbiamo voluto che oltre che sui cieli di Viterbo e Soriano si sorvolassero anche i cieli di Bagnaia, Grotte S. Stefano e gli altri comuni per dare questo segnale di inclusione e unità di tutta la cittadinanza.

La giornata del 2 settembre sarà ricca di avvenimenti; alle 09:00 in piazza San Sisto, il Vescovo S.E.R. Mons. Lino Fumagalli, il Prefetto Antonio Cananà, il Sindaco Chiara Frontini e il Comandante dell’Aviazione dell’Esercito assisteranno alla tradizionale pesata della macchina di Santa Rosa a opera dei baschi azzurri del 4° Gruppo Squadroni “Scorpione” dell’Aviazione dell’Esercito.

A seguire le autorità si sposteranno presso l’Aeroporto Fabbri dove Suor Francesca Pizzaia, madre Superiora del Monastero di Santa Rosa, donerà all’Aviazione dell’Esercito una preziosa reliquia di Santa Rosa. Al termine intorno alle ore 10.30 l’elicottero NH-90 si alzerà in volo con il cuore della Santa Patrona e con numerose autorità a bordo tra le quali: la sindaca Chiara Frontini, il vescovo Lino Fumagalli, il questore Giancarlo Sant’Elia, il prefetto Antonio Canana’, suor Francesca Piazzaia, don Emanuele Germani, il presidente del sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini e il capofacchino Sandro Rossi ed effettuerà un sorvolo su Viterbo, Bagnaia, Grotte Santo Stefano, San Martino al Cimino e sul Comune di Vitorchiano, dove nel 1250 Santa Rosa si stabilì.

In questo modo per la prima volta Santa Rosa benedirà dall’alto i suoi fedeli sorvolando i cieli che l’hanno vista e la vedono proteggere la nostra città.

Segue ora l’intervento del Gen. Di Stasio :

 

 

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