Il 24 e 25 luglio agricoltura in festa a Viterbo

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Tutto pronto per la festa dell’agricoltura, in programma presso il Centro sportivo Bullicame sabato 24 e domenica 25 luglio. Organizzata dalla Lega di Viterbo, l’iniziativa è stata realizzata con il sostegno fondamentale del gruppo Identità e Democrazia in cui si riconosce la Lega in ambito europeo, ed in particolare con l’impegno dell’eurodeputato Antonio Maria Rinaldi e del senatore Umberto Fusco, che in collaborazione con il coordinamento provinciale della Lega sono stati promotori della manifestazione. L’iniziativa promuoverà il recupero delle produzioni tradizionali che sono parte dell’identità nazionale, la cui tutela è la missione del Gruppo ID al Parlamento europeo e della Lega in ambito nazionale. L’evento ha l’obiettivo di lanciare un forte incoraggiamento alla ripresa  delle economie nazionali in particolar modo del settore agricolo. Stefano Evangelista, presidente del consiglio comunale di Viterbo ha detto in merito: “Parteciperanno diverse personalità regionali e nazionali, quali il parlamentare Antonio Maria Rinaldi e sabato il sottosegretario  e coordinatore regionale della Lega, Claudio Durigon, il consigliere regionale Daniele Giannini, il vice presidente della commissione agricoltura della Regione Lazio, on. Laura Cartaginese, il responsabile regionale del dipartimento Agricoltura, Fabio Sartori. Inoltre, ci saranno una serie di senatori, tra cui Gianfranco Rufa e Gianpaolo Vallardi, presidente della commissione Agricoltura in Senato, che interverranno nei vari dibattiti in corso in questi due giorni”. Evangelista aggiunge: “E’ questa un’occasione importante di rilancio che volevamo già realizzare lo scorso anno, ma a causa del Covid l’abbiamo dovuta rimandare. Si tratta di un’occasione importante di rilancio perché viene fatta a Viterbo e con personalità di spicco. Viterbo per due giorni potrà diventare un importante teatro per cercare di capire le misure fatte dalla Lega e dal gruppo Identità e Democrazia per tutelare le aziende, i lavoratori e cosa potrà essere fatto per far sì di avere un domani più certo per chi lavora in un settore strategico per l’Italia e la Tuscia. E’ anche un’occasione per riscoprire le tradizioni agroalimentari della nostra provincia, dando spazio anche alle associazioni di categoria ed ai produttori, che saranno presenti in questi due giorni per far conoscere i loro prodotti, l’arte della trebbiatura e riscoprire anche alcune tradizioni, come i vecchi metodi con cui venivano fatti i formaggi, quali la ricotta con l’obiettivo di rilanciare i nostri valori identitari, sostenuti a livello nazionale dalla Lega ed in ambito europeo dal gruppo Identità e Democrazia”.

L’assessore comunale all’Agricoltura, Ludovica Salcini ha aggiunto: “Vogliamo dare spazio alle antiche tradizioni ed ai valori di un tempo. Ci sarà l’arte della trebbiatura ed abbiamo invitato diversi produttori della provincia che porteranno i loro prodotti, abbinando il tutto alle antiche tradizioni. Faremo vedere come si fa la ricotta, la pasta, la trebbiatura, legando quest’ultima ai cavalli con il battesimo della sella per i bambini”. Ci sarà anche una delegazione del Dipartimento politiche femminili e della famiglia della Lega, che prenderà parte all’evento con alcune donne vestite da antiche contadine. “Ci saranno – ha continuato Salcini – cene rurali con degustazione di formaggi. Si terranno convegni sui temi dell’agricoltura, sull’alimentazione quali il pericolo del nutri score e soprattutto sul fotovoltaico. Siamo favorevoli al fotovoltaico – precisa l’assessore – ma se viene messo su terreni non agricoli e su questo punto abbiamo anche fatto un ordine del giorno. Il regolamento sta al vaglio del settore urbanistica. E’ un momento di ripartenza per tutti noi e vogliamo proprio ripatire dai valori della terra e degli agricoltori che hanno continuato a lavorare anche durante il lock down”.  Sulle problematiche dell’agricoltura locale l’assessore Salcini ha poi posto l’accento sulla grande presenza dei cinghiali: “E’ un problema grande, speriamo che sia dal Senato che dalla Regione ci siano alternative valide. Bisogna intervenire per ampliare le battute di caccia, visto che i cinghiali, in particolare durante il lock down, si sono moltiplicati ed oltre a rovinare le colture si tratta di un problema di sicurezza stradale. Ho chiesto più di una volta in Prefettura di poter intervenire a monte. Abbiamo il Parco dell’Arcionello come percorso naturale che porta i cinghiali all’interno della città”.

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