Il 30 novembre si festeggia Sant’Andrea a Canepina

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- La storia religiosa ci racconta che Andrea era il fratello di san Pietro e come lui fu perseguitato e crocefisso. Nella vita quotidiana svolgeva l’attività del pescatore.
Fu lui che presentò a Gesù un bambino che aveva pochi pani e pochi pesci e da Gesù furono moltiplicati per sfamare una moltitudine di persone: è uno dei pochi miracoli, descritti nei Vangeli.
Un’altra spiegazione la ricaviamo proprio dal significato della parola stessa. Infatti, pesce, in greco si pronuncia XYOC (Ichtùs).
Gesù Cristo figlio di Dio salvatore.
L’immagine del pesce è anche scolpita o affrescata nelle Catacombe, accanto ad una T (Tau greca) che ricorda sempre la persona del Salvatore.
Accanto a questa, c’è un’altra storia parallela, lasciata dalla tradizione popolare e raccontata dai nonni ai nipoti nella sera del 30 di novembre: è soltanto viterbese l’usanza di far trovare, sulla tavola, pesci di cioccolato
Anche il paese di Canepina, per la prima volta, ricorderà questa tradizione.
Il parroco della Collegiata don Gianluca Scrimieri, nel pomeriggio di mercoledì 30 novembre, accoglierà gli alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado per informarli della Festa del Santo pescatore e coinvolgendoli con alcuni canti di Don Giosy: “La Rete” e “Ho un Amico che mi Ama”.
Al termine verranno distribuiti ai presenti i tradizionali pesci di cioccolato.

 

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