Il 4% dei bambini delle medie fa uso di cannabinoidi

Un dato che lascia attoniti: “Il 4% dei bambini delle medie fa uso di cannabinoidi”. Il Protocollo d’intesa tra l’Omceo Roma e il ministero dell’Istruzione e del Merito rappresenta un passo importante nella lotta contro le tossicodipendenze tra i giovani. Secondo Stefano De Lillo, vicepresidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Roma, l’accordo promuove l’uso della cosiddetta ‘peer education’ nelle scuole medie per sensibilizzare e combattere l’abuso di cannabinoidi e altre sostanze stupefacenti.

La ‘peer education’ coinvolge giovani formatori che, dopo essere stati formati sulla gravità e sui rischi per la salute connessi al consumo di droghe, diventano ‘testimonial’ presso le proprie classi, squadre sportive e ambienti sociali. Questo metodo mira a sensibilizzare i giovani in modo più efficace, dato che i pari hanno maggiore influenza sugli altri giovani rispetto agli adulti. Inoltre, l’Omceo Roma e il ministero dell’Istruzione si impegnano a formare e sensibilizzare genitori, insegnanti, educatori e altre figure influenti sulla prevenzione delle tossicodipendenze.

Il Protocollo d’intesa è stato creato in risposta a un’effettiva emergenza legata alle tossicodipendenze tra i giovani. De Lillo sostiene che l’uso di droghe tra gli studenti è diffuso e che spesso non si comprende a pieno l’impatto sociale e sanitario di questo fenomeno. Il vicepresidente dell’Omceo Roma sottolinea l’importanza di creare consapevolezza sulla gravità del problema e la necessità di intervenire precocemente.

De Lillo mette in luce alcuni dati allarmanti, come il fatto che metà dei ragazzi delle scuole utilizza sostanze stupefacenti e che l’impatto sulla salute mentale e fisica può essere devastante. Ad esempio, il 20% di coloro che fanno uso di cannabis diventa schizofrenico e rimane malato per tutta la vita, una situazione che incide pesantemente sul Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, l’uso di droghe può portare a una perdita significativa del quoziente di intelligenza. Nonostante questi dati preoccupanti, De Lillo nota che la gravità del problema non viene adeguatamente riconosciuta nell’opinione pubblica, nei media e sui social network.

Pertanto, il Protocollo d’intesa si propone di educare in modo efficace non solo i giovani, ma anche le figure adulte che hanno un ruolo influente nella vita dei giovani, come genitori, insegnanti e allenatori. Questo approccio integrato è fondamentale per contrastare in modo efficace l’abuso di droghe tra i giovani.

Infine, De Lillo evidenzia l’importanza di intervenire attraverso la scuola e sottolinea che la prevenzione è fondamentale per evitare le drammatiche conseguenze dell’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani. Il fatto che il 4% dei bambini delle medie faccia uso di cannabinoidi è un segnale allarmante che richiede una risposta immediata e coordinata da parte delle istituzioni e della società nel suo insieme.

In conclusione, il Protocollo d’intesa tra l’Omceo Roma e il ministero dell’Istruzione rappresenta un passo importante nella lotta contro le tossicodipendenze tra i giovani. L’approccio integrato e il coinvolgimento di giovani formatori attraverso la ‘peer education’ sono strategie innovative e cruciali per sensibilizzare efficacemente i giovani e prevenire l’abuso di droghe.

Dire. Gennaio 2024.

Dr Giovanni Ghirga

Pediatra

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