Il bracco Jack pugnalato a morte

SORIANO DEL CIMINO (Viterbo)- Il giovane bracco, ben voluto dai cittadini che lo sfamavano e si erano abituati alla sua presenza, è stato trovato senza vita in una pozza di sangue. LNDC Animal Protection sporge denuncia e chiede la collaborazione di tutti gli abitanti che hanno informazioni utili affinché collaborino con le Forze dell’ordine e aiutino a identificare il suo assassino.

 Un cane abbandonato trova rifugio nelle stradine di un paese, dove vive senza dare fastidio a nessuno e dove i residenti e commercianti si prendono cura di lui, dandogli cibo e rispettando la sua discrezione nel non farsi avvicinare più di tanto. Finché, però, qualcuno riesce ad avvicinarsi quanto basta per assestargli due pugnalate mortali, lasciandolo agonizzante sul selciato dove è stato poi trovato senza vita in una pozza di sangue. Questo è quello che è successo al povero Jack, un giovane bracco a cui i cittadini di Soriano si erano ormai affezionati e la cui morte ha causato sgomento e indignazione in tutto il paese, facendo intervenire anche il Sindaco con un comunicato stampa.

Tanta ferocia e crudeltà verso un animale, che tra l’altro non aveva mai causato problemi ma era ben voluto da tutti, è a dir poco sconcertante”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Chiunque si sia reso responsabile di questo brutale assassinio deve essere messo nella condizione di non nuocere più ad altri animali o a persone, perché è chiaramente una persona squilibrata e pericolosa per tutta la comunità. Le Forze dell’ordine hanno avviato le indagini per dare un nome e un volto al killer e auspico fortemente che diano dei risultati concreti. Al tempo stesso è necessario che la cittadinanza collabori e fornisca tutte le informazioni che possono essere utili affinché l’attività investigativa abbia successo.”

Appena appresa la notizia, ci siamo messi in moto per unirci alla denuncia che per ora sarà contro ignoti, nella speranza che gli inquirenti riescano a identificare il mostro che si è macchiato di un gesto così efferato. Il paese è piccolo e non è possibile che nessuno abbia visto o sentito nulla, non è possibile che non ci sia nessuno che possa fornire dettagli essenziali per fare giustizia. Chi sa qualcosa deve rompere il muro di omertà e farsi avanti con le Forze dell’ordine, oppure può mandarci una e-mail all’indirizzo avvocato@legadelcane.org. Confidiamo nel buon senso e nella civiltà di tutti quelli che fino a qualche giorno fa erano amici di Jack, una creatura che non meritava in alcun modo questa fine così atroce”, conclude Rosati.

 

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