Il Capo del DAP in visita al Carcere di Viterbo

VITERBO – Riceviamo da Uspp Lazio e pubblichiamo: “Abbiamo appreso con nota ufficiale del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, che il prossimo 28 Gennaio presso la CC.VITERBO, farà visita il Presidente Bernardo Petralia Capo del DAP accompagnato dal Direttore Generale del Personale e risorse Claudio PARISI, il Provveditore regionale Dr. Carmelo CANTONE.

Come già illustrato con ultimi comunicati stampa la gravissima difficoltà in cui versa la sede di Viterbo, il rischio concreto di implosione che sta vivendo al suo interno, pur in questi mesi con la Direzione abbiamo concordato soluzioni organizzative prima dell’arrivo dei detenuti Alta Sicurezza che invece stanno provocando tale effetto con le esigenze che questa tipologia di detenuti producono giornalmente (decine di video conferenze con necessità di reperire U.P.G., attività di vigilanza per videochiamate e colloqui, accompagnamenti al di fuori delle sezioni detentive, ecc.) sguarnendo altri settori come capi reparti, preposti, addetti ad altri settori dediti al controllo pacchi, lavanderia, sopravvitto ecc.

Aggiungiamo che la struttura ospita anche detenuti estradati da altri paesi che devono scontare pene detentive importanti, altrettanti soggetti con problemi di gravi ripercussione mediatica con omicidi efferati che hanno scaturito forte attenzione mediatica localmente in contesti non delinquenziali, che in queste settimane hanno comportato necessari accorgimenti con vigilanza a vista.

Una sanità penitenziaria che cerca di fare il possibile con la poca attenzione dell’ASL di Viterbo proprio sui soggetti con disturbi mentali ecc.

Una gestione di questi soggetti che si accomunano ad altri soggetti con problemi con altri detenuti posti in isolamento da molto tempo che non trovano collocazione all’interno, che dovrebbero essere trasferiti anche per colloqui famiglia, ma che di fatto non trovano soluzioni, rimanendo da mesi chiusi nelle camere detentive dell’isolamento dove non dovrebbero rimanere più di poche settimane prima di un loro trasferimento.

Non esiste un problema di sovraffollamento ma di sopra incasinamento generale che riguarda l’intero sistema in cui il DAP non dà risposte se non addirittura inviare altri detenuti da fuori regione per vari motivi di sicurezza e opportunità penitenziaria.

Cosa ci aspettiamo da questa sua visita? Azioni concrete per ridare un filo di speranza ad un Carcere che da anni chiede aiuto (ricordiamo la manifestazione cittadina del 14 Febbraio 2020), che invece nulla accade in tal senso (poi offuscata dalla pandemia), diversamente quello di averlo reso ancor di più incasinato, dove la sola buona volontà della Polizia Penitenziaria, Educatori, Psicologi, Sanitari e Direzione sta cercando di arginare un mare in tempesta con le preghiere degli stessi!!!

USPP sarà presente all’incontro annunciato dallo stesso DAP, tuttavia si comprenda che le aspettative di questo sindacato sono ben altre e non sia una visita fuggi via!”

 

 

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