di VINCENZO CENITI –
VITERBO – Il card. George Pell già Prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede non andrà all’Inferno come qualcuno aveva scritto con la bomboletta spray sul muro della cattedrale di Melbourne. L’alta Corte australiana ha assolto il prelato dalle accuse di pedofilia e papa Francesco ha stigmatizzato il comportamento giustizialista di tanti che si ergono frettolosamente a paladini della morale. Il pontefice ha difeso Pell e lodato i tanti sacerdoti che si impegnano in prima linea su ogni fronte. Il cardinale è stato offeso, screditato e deriso dalla gente. Oggi è stato prosciolto da ogni accusa ma sarà difficile poterlo ripagare delle offese subite, finanche l’umiliazione di una cella di massima sicurezza dopo il primo grado di giudizio. Ne parliamo perche il card. Pell è stato ospite di Viterbo nell’ottobre 2016 quale relatore alla Giornata di Studio su “Egidio17” promossa da un Comitato presieduto da Antonio Rocca nella sala Gualtieri del Palazzo dei Papi. Tra gli altri relatori c’erano il Vescovo Fumagalli e l’ambasciatrice Britannica presso la Santa Sede Sally Axworty. Pell ricordò la vita e le opere di Reginald Pole e il suo contributo per la riconciliazione dopo la scissione luterana di cui si discusse proprio a Viterbo negli anni Quaranta del XVI sec. quando Pole era rettore nella nostra città del Patrimonio di San Pietro. Subito dopo quel convegno scoppiò lo scandalo di Pell pedofilo che venne ripreso e commentato anche dai giornali locali. Oggi è stato completamente riabilitato. Dal momento che ho partecipato attivamente a quelle manifestazioni, mi è parso doveroso fare alcune precisazioni.
