Il Circolo EXCURSUS tra ex docenti dell’Università della Tuscia al Cedido per un programma di conferenze

Un evento importante quello che si svolgerà venerdì 3 marzo 2023, alle ore 16.30, nella Sala delle Biblioteche del Centro diocesano di documentazione di Viterbo (Cedido) a Palazzo papale. E’ la presentazione di una associazione che si è costituita tra docenti che hanno insegnato in passato nell’Università della Tuscia, il Circolo EXCURSUS. Il primo incontro servirà per presentare le finalità del Circolo e le linee principali di un progetto di ricerca denominato CIBUS (che non è un acronimo, è solo il termine latino che indica il cibo ma che significa anche il mangiare e, in senso figurato, tutto ciò che nutre). Questa presentazione è affidata al prof. Gabriele Anelli (già docente di Industrie agrarie nell’Università della Tuscia).

La parola “cibo” richiama alla mente quello che si è mangiato (o si sta per mangiare) quindi qualcosa che c’è, qualcosa che è presente. Non qualcosa che manca che invece viene richiamato immediatamente dalla parola “fame”. Questi due aspetti – quello che si mangia e quello che manca a coloro che hanno fame – sembrano tutti due essere egualmente presenti nel progetto di ricerca come si può dedurre dai primi argomenti che saranno trattati nell’incontro di venerdì prossimo. Si parlerà infatti delle difficoltà che l’umanità incontra nell’organizzare quanto è necessario per assicurare il cibo ad una popolazione del pianeta in crescita tumultuosa, senza però stravolgere l’equilibrio tra le necessità dell’uomo e la salvaguardia della natura e dell’ambiente (prof. Francesco Mattioli, già docente di Sociologia a Roma e docente anche nell’Università della Tuscia). E poi si ricostruiranno gli scenari che hanno caratterizzato i secoli del Medioevo quando la crescita della popolazione doveva fare i conti con la possibilità di produrre più grano per garantire quel pane che era la garanzia della sopravvivenza (prof. Alfio Cortonesi, già docente di Storia medioevale nell’Università della Tuscia).

Un incontro quello di venerdì che porta con sé due novità: è la prima volta che un gruppo di docenti di discipline diverse dell’Università della Tuscia si mette a disposizione della città e del territorio per offrire i risultati delle ricerche intorno a temi che riguardano ciascuno di noi e l’intera collettività. Inoltre si sceglie di organizzare questo incontro non all’Università ma in una delle sedi culturali più conosciute e condivise della città come la Sala delle Biblioteche del Centro di documentazione a Palazzo papale.

Nella mia qualità di direttore del Centro di documentazione ed ex docente dell’Università della Tuscia sono doppiamente onorato e felice di questa scelta e sono certo che questo incontro sarà solo il primo di una serie di altre occasioni di riflessioni e di analisi su temi così importanti per il futuro dell’umanità. E sono certo di poter testimoniare l’attenzione e l’interesse della Diocesi di Viterbo (di cui il Cedido è parte) allo sviluppo di questo programma di ricerche.

Luciano Osbat, Direttore scientifico del Cedido

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