Il Comune e la Provincia di Viterbo uniti a favore della riqualificazione della Valle dell’Arcionello

DI LUCA BERNARDINI –

VITERBO – Questa mattina alle ore 11.30, presso la Sala Consiliare della Provincia di Viterbo in Via Saffi 49, si è tenuto un incontro del Tavolo di Comunità per la valorizzazione della Valle dell’Arcionello.

Presenti quest’oggi il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli, il sindaco Chiara Frontini, il Dott. Dario Capizzi della Direzione Regionale Ambiente – Gestione della Biodiversità, il direttore della Direzione Regionale Ambiente Vito Consoli, il comandante della Polizia Provinciale Valentino Gasparri, il sindaco di Tessennano Ermanno Nicolai, Lucia Modenesi e tutte le associazioni del territorio che hanno aderito al tavolo.

Per il presidente Romoli, “la vicinanza e la partecipazione giocano a favore della riqualificazione della Valle dell’Arcionello”. Nell’ultimo anno si è deciso di partire con la “Cittadella dell’acqua”, una zona di valore storico e architettonico per la città di Viterbo.

La prima necessità, della quale se ne occuperà l’amministrazione provinciale, sarà quella di pulire l’area indicata. Come confermato dal membro della Direzione Regionale Ambiente Capizzi, “Siamo in fase di trattativa e abbiamo fatto i primi sopralluoghi per intervenire già dal prossimo giugno”.

Da parte del Comune ci si aspetta un recupero dei fabbricati, anche questi invasi dal verde. Secondo Romoli bisogna lavorare per “mettere insieme Comune, Provincia e proprietari, in modo tale da riqualificare al 100% la Valle dell’Arcionello”.

Le stesse associazioni private sono state fondamentali per non aver mai smesso di credere nelle potenzialità del parco. Attraverso i loro lavori di riqualificazione, come ad esempio la messa in opera delle indicazioni di sentiero, la Valle dell’Arcionello non ha mai smesso di essere frequentata.

Altro grande tema della giornata verte sulla situazione dei cinghiali. A detta del presidente Romoli, la Provincia ha già avviato dei dialoghi con la Regione e con il Comune per ripulire le aree della città e lo stesso parco dagli animali.

Come per la riqualificazione dell’Arcionello, Romoli ha confermato come Provincia, Comune e proprietari debbano “unirsi per far smettere i fenomeni di rapporto tra i cinghiali e gli esseri umani, i quali troppe volte li cibano o li avvicinano, dimenticandosi che si trattano pur sempre di animali selvatici”.

“Con l’acquisto, da parte della Provincia, di gabbie di contenimento per i cinghiali, si spera di colmare una volta per tutte questa problematica”. Per la Dott.ssa Modenesi, con questi mezzi e con il lavoro congiunto con la polizia provinciale si potrà rivalutare il territorio di Viterbo, sia in città che nelle aree verdi.

Lasciata la parola a Vito Consoli, il direttore regionale della Direzione Ambiente, è stata confermata la vicinanza della Pisana nei confronti della Provincia di Viterbo. Anche per lui la questione dei cinghiali è un fenomeno che “deve essere combattuto per salvaguardare la qualità della città e la salute delle persone”.

Riprendendo il discorso della Modenesi sulla questione delle gabbie di contenimento, Consoli ha precisato che questi mezzi sono di fondamentale importanza per la cattura e il conseguente abbattimento di questi animali selvatici, onde evitare un possibile inizio di casi di peste suina africana, come accaduto nella Provincia di Roma.

Secondo il sindaco Frontini, “ad oggi la questione di un’area verde centrale alla città è più un problema che un’opportunità”. Per la Frontini “Il disagio creato dai cinghiali e dai rifiuti deve essere sconfitto, in modo tale da rivalutare una volta per tutte la Valle dell’Arcionello”. l’obiettivo principale è quindi quello di creare un lavoro di sinergia con la Provincia e la Regione per restituire a Viterbo un parco adiacente alla città, fondamentale per un futuro sostenibile.

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