VITERBO – Lo scorso fine settimana il Consorzio Camminatori Indipendenti ha valicato il confine della provincia di Viterbo con lo scopo di raccogliere materiale per la stesura di una nuova guida. Sono stati due giorni intensi quelli vissuti ad Allumiere, sulle rotte del Cammino dei minatori, un sentiero tematico che ripercorre le strade utilizzate dai cavatori d’allume (e non solo) per l’accesso ai siti estrattivi e per il trasporto del prezioso minerale. Un itinerario che, attraversando una vegetazione rigogliosa e ricca di sorprese, tocca i resti, a volte evidenti a volte più nascosti, della plurisecolare attività mineraria che ha modellato in modo profondo il paesaggio locale.
Ma non solo. Perché non mancano veri e propri gioiellini lungo il percorso, come le rovine di Cencelle, la falesia di Ripa Maiale, i resti affioranti dell’acquedotto traianeo e il borgo della Farnesiana.
Il Cammino dei minatori, esperienza giovanissima e ancora in fase di crescita, si articola in tre anelli di diversa ampiezza della lunghezza complessiva di circa 30 km, ed è pensato per essere percorso in due giorni. È già attivo un sistema di accreditamento tramite credenziali e una rete di attività ricettive a supporto dei camminatori. Negli anni futuri è previsto il completamento dell’offerta informativa tramite la realizzazione di pannelli e punti interpretativi.
La “vision” è quella di “conservare e valorizzare il patrimonio di storie che rimandano al passato di Allumiere e che hanno reso il paese una comunità dotata di una suo proprio senso di identità e appartenenza, nonché di offrire una occasione di conoscenza e salvaguardia della natura nella quale il paese è immerso”, secondo le parole di Lara Sgamma, presidente dell’associazione “Il Cammino dell’allume”.
L’incursione ad Allumiere del Consorzio, come detto, ha avuto come obiettivo quello di raccogliere materiale, ascoltare voci e catturare suggestioni per arrivare alla stesura e alla pubblicazione di una nuova “guida sentimentale” – la fortunata collana pubblicata dall’editore Sette Città di Viterbo – dedicata proprio al Cammino dei minatori.
Ad accompagnare il Consorzio lungo gli anelli del circuito due genius loci d’eccezione: Augusto Amici della Pro Loco di Allumiere, e il geologo Fabio Tamagnini, dell’associazione GEM, vera e propria “voce” del Cammino.
“Un ringraziamento particolare va al direttivo dell’associazione Il Cammino dell’allume – dice Riccardo Nifosì, a nome del direttivo del Consorzio – in particolare a Lara Sgamma, Francesca Stefanelli, Tiziana Franceschini, Paola Paolucci, sempre a fianco del gruppo. Inoltre, al Comune di Allumiere, nella persona del sindaco Luigi Landi, all’Università agraria e alla direzione del Museo civico archeologico-naturalistico Adolfo Klitsche de la Grange”.