di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Oggi, il cuore di Santa Rosa è tornato tra la gente, sorvolando i tetti di Viterbo per una benedizione speciale, prima di essere accolto sul sagrato del Duomo dal vescovo Orazio Francesco Piazza. Nell’occasione, il vescovo ha invitato i fedeli a guardare al cuore di Rosa come simbolo di riflessione e autenticità nel quotidiano. Nel suo discorso, Piazza ha espresso preoccupazione per la superficialità della società moderna, dominata dalle apparenze. Ha ricordato il tragico suicidio di un giovane nella stessa piazza qualche settimana fa, un evento che, nonostante la sua gravità, sembra essere passato inosservato. Lo scorso 21 agosto, a un mese di distanza dalla morte del 35enne Abul Basar Matubbar, il sindacato Uila ha affisso la bandiera del Bangladesh, il paese di origine del giovane. Il Vescovo ha affermato: “Una bandiera che ha molte cose da dire alla città”. Ha poi aggiunto: “La vita di oggi ha bisogno del cuore di Rosa”, indicando la necessità di un cuore vero e coerente nelle istituzioni, al lavoro, nelle famiglie e nella società. Il vescovo ha sottolineato l’importanza di seguire i valori incarnati da Santa Rosa, specialmente in un contesto in cui rispetto, dignità e pudore sembrano essere perduti. “È facile usare il nome di Rosa – ha rimarcato il Vescovo Piazza – Invece bisogna seguire il suo nome. Un nome che non può essere solo l’espressione di una forma”. Ed ha ancora sottolineato: “La mia vuole essere un’ammonizione, gioiosa, ma responsabile affinché diventi un impegno per vivere, amare e sperare”. Ha concluso, quindi, dicendo: “Dobbiamo dare un futuro ai giovani, dobbiamo mostrare loro il senso autentico della vita”.
La solenne processione è partita dal duomo alle ore 17,30 ed è giunta alla chiesa di Santa Rosa alle ore 18. Un evento religioso che ha visto sfilare circa trecento figuranti in abiti storici, rappresentanti sette secoli di storia. Il corteo, guidato dai facchini che portavano il cuore della patrona, ha attraversato la città tra ali di folla e fedeli.
A chiudere la processione, le autorità civili e militari, tra cui la sindaca Chiara Frontini, il presidente della provincia Alessandro Romoli, il presidente del Sodalizio dei facchini Massimo Mecarini, la vice presidente del parlamento europeo Antonella Sberna, insieme ad autorità civili, militari, forze dlel’ordine, assessori e consiglieri comunali, autorità civili, i costruttori della Macchina di Santa Rosa Vincenzo e Mirko Fiorillo, l’ideatore di Dies Natalis Raffaele Ascenzi ed i rappresentanti delle realtà associative del Viterbese. Un momento di fede e tradizione che ha coinvolto l’intera comunità di Viterbo, rinnovando il legame profondo con Santa Rosa e i suoi insegnamenti.
Foto di MARIELLA ZADRO, FEDERICO USAI e WANDA CHERUBINI
Video di MARIELLA ZADRO e GIUSEPPE INTAGLIATA