Il duo Parazzoli Bellini a Sutri per il Festival Beethoven 

di CINZIA DICHIARA-
SUTRI (Viterbo)- È un concerto sempre atteso quello di Carlo Maria Parazzoli (violino) e Anna Lisa Bellini (pianoforte), duo che resta fedele da anni al cartellone del Festival Beethoven di Sutri, la kermesse musicale estiva della quale la stessa Bellini è organizzatrice da ben ventidue edizioni.

Martedì 11 luglio, alle ore 19, presso la Cattedrale S. Maria Assunta i due musicisti presenteranno un programma dal promettente titolo ‘Il Romanticismo di Schubert e Brahms’, che prevede la Sonata in la minore n. 2 op. 137 D 835 di Franz Schubert (1797 – 1828) e la Sonata n. 1 in sol maggiore op.78 di Johannes Brahms (1833 – 1897), vale a dire un excursus dalla delicata e finissima sensibilità schubertiana alla passionale e poderosa creatività brahmsiana, che nell’op.78, prima pietra di tre capolavori assoluti per questa formazione, con l’op.100 in La magg. e l’op.108 in Re min., emerge per plasticità tematica e dolcezza di idee introspettive.
Il profilo professionale di questo duo attivo e affermato da più di trent’anni è quello di un ensemble maturo e ben assortito che unisce al talento personale dei suoi componenti la lunga e consolidata esperienza sul campo.
Tale collaborazione è iniziata infatti nel 1990, allorquando i due musicisti ricoprivano il ruolo di membri del Quintetto Guido Chigi (in seguito divenuto Quartetto), la cui attività concertistica si è protratta fino al 1996, previa formazione cameristica sviluppatasi in un contesto altamente fertile e in un luogo ideale, paragonabile all’ambiente di un’accademia di epoca rinascimentale, denominato Accademia Musicale Chigiana di Siena, istituzione nota ovunque nel mondo quale sede di corsi di alto perfezionamento tenuti da taluni dei più grandi musicisti in circolazione e intitolata al padrone di casa, il Conte Guido Chigi, grande mecenate.
In tale sorta di fucina di giovani talenti lanciati verso un futuro nella musica, molti si sono formati alla scuola di un didatta di prestigio, temuto, rispettato e amatissimo, il maestro Riccardo Brengola (1917-2004) titolare di un ambìto corso di Musica da Camera che ha preparato e varato negli anni numerosi interpreti. La sua cifra distintiva di didatta dall’allure pressoché sacerdotale, consisteva in una sorta di arte maieutica con la quale il violinista riusciva a trarre da ciascun musicista il meglio dell’espressività personale, della musicalità in dotazione, del peculiare bernoccolo artistico.
L’incontro tra Anna Lisa Bellini e Carlo Maria Parazzoli è avvenuto, dunque, tra le mura altomedievali ornate da trifore del severo e magnifico edificio chigiano senese, sito in Via di Città, poco più su della Piazza del Campo, che ospita la ‘Chigiana’ per volere del suo fondatore.
Anche l’ensemble che li ha visti iniziare insieme nacque sulla scia già tracciata dallo storico Quintetto Chigiano che, nella rete dei rimandi artistici, contemplava proprio la figura di Riccardo Brengola, quale primo violino.
È così che nel frattempo i due artisti hanno iniziato a trovarsi a suonare in duo, fino a mettere in repertorio l’intera produzione sonatistica per violino e pianoforte di Mozart, Beethoven Schubert, Schumann, Franck, Brahms, Grieg e Faurè, cui vanno ad aggiungersi i Quattro pezzi romantici di Dvorak e la Suite Italienne di Stravinskij.
Carlo Maria Parazzoli, milanese di nascita, è oggi romano d’adozione in quanto primo violino solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nonché accademico della stessa istituzione. Il suo tracciato concertistico è quello di uno strumentista di rango, laureato al Conservatorio Superiore di Ginevra con l’importante riconoscimento del “Premier Prix de Virtuositè” e già primo violino solista delle più note orchestre italiane come i Pomeriggi Musicali e l’Orchestra RAI di Milano, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra del Festival Internazionale di Brescia e Bergamo, l’Orchestra Haydn di Bolzano, le orchestre dei teatri Comunale di Bologna, Comunale di Firenze, Scala e Filarmonica della Scala di Milano, nonché dell’Orchestra Stradivari, fondata e diretta dall’illustre Daniele Gatti, con la quale il violinista ha suonato per le maggiori società concertistiche italiane ed europee.
Annovera inoltre collaborazioni nel repertorio cameristico con i più importanti nomi del panorama musicale quali Wolfgang Sawallisch, Alexander Lonquich, Myung-Whun Chung, Antonio Pappano, Richard Galliano, Leonidas Kavakos e Martha Argerich, cui si aggiungono altre esibizioni rilevanti, sempre in collaborazione con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e sempre con il violino Nicola Amati del 1651 (affidatogli dalla Fondazione “Pro Canale”), fra le quali, nel 2006 l’esecuzione del Doppio Concerto op. op. 102 di Brahms diretto da Kent Nagano e nel 2012 la Sinfonia Concertante di Haydn diretta da Pappano.
La pianista romana Anna Lisa Bellini vanta un’attività concertistica di prim’ordine in varie nazioni europee, asiatiche e sudamericane e presso importanti istituzioni concertistiche italiane quali l’Oratorio del Gonfalone di Roma e la Settimana Musicale Senese, presso i teatri Carlo Felice di Genova e Regio di Parma, e presso sedi storiche quali Palazzo Te di Mantova, annoverando anche l’esibizione a Palazzo Chigi di Siena in presenza dell’Imperatore del Giappone Akihito e dell’Imperatrice Michico in occasione della loro unica visita in Italia.
Il filo rosso che lega l’artista ai coniugi Brengola, si annoda inizialmente alla sua maestra Giuliana Sbordoni Brengola che la guidò nel raggiungimento del primo traguardo importante, il diploma al Conservatorio di Santa Cecilia, con lode e premio speciale per il miglior diploma “E. Iacovelli-Marchi”, cui fece seguito il conseguimento del Diploma d’Onore presso l’Accademia Musicale Chigiana. 
La grande pianista Maria Tipo, sua maestra nei successivi studi di perfezionamento presso la Scuola di Musica di Fiesole, ha scritto di lei: “Le sue doti di sensibilità, comunicativa, intelligenza sono eccezionali e notevole il suo gusto per la bellezza del suono: possiede le qualità del pianista di razza”.
E i premi vinti in competizioni quali il Concorso Europeo di musica contemporanea “Béla Bartòk”, il concorso “Coppa d’Italia” di Osimo, i concorsi “Muzio Clementi” di Firenze (premio speciale “Robert Schumann”), “Alberto Mozzati” di Milano e “Martha Del Vecchio” di Arenzano, imprimono il sigillo del riconoscimento alla sua valentia.
Protagonista di prime esecuzioni tra cui la prima mondiale del Quintetto Musica a cinque del compositore polacco Alexandre  Tansman (1897-1986), della prima esecuzione in Germania del Trio del compositore greco, tra i massimi del XX secolo, Nikolaos Skalkottas (1904-1945), delle prime assolute di Quattro Maschere di Dioniso di Carlo Galante, di Passeggiata in riva al mare di Mario Guido Scappucci (brano a lei dedicato).
Ospite di trasmissioni culturali televisive e radiofoniche Rai e Radio Vaticana, ha inciso vari CD con musiche di Beethoven, Schubert, Chopin, Schumann, Liszt, Dvořák e Busoni.
La sua attività artistica non è disgiunta da quella didattica: titolare della cattedra di pianoforte presso il Liceo Musicale “Santa Rosa da Viterbo” è altresì docente ai Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale a Chiusi della Verna e viene invitata come componente di giuria in concorsi pianistici quali il Concorso Pianistico Città di Albenga ed il Concours International de piano de Saint Paul Trois Château. Per la sua carriera artistica il Canova Club di Roma le ha assegnato il prestigioso premio “Targa Speciale R.O.S.A Risultati Ottenuti Senza Aiuti” e Vittorio Sgarbi le ha conferito il Premio Efebo Città di Sutri.
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